mercoledì 26 settembre 2012

Alfa Romeo MiTo: Superbike è l'ispirazione per la Limited Edition


In omaggio al campionato Superbike, competizione motociclistica alla quale Alfa Romeo partecipa dal 2007, al Salone dell'Automobile di Parigi il marchio del biscione presenterà un'esclusiva Serie Speciale denominata MiTo SBK Limited Edition 1.4 170 CV QV, che verrà prodotta in soli 200 esemplari.

Alfa Romeo MiTo SBK Limited Edition 1.4 170 CV QV e Serie Speciale in pista
Alfa Romeo MiTo SBK Limited Edition 1.4 170 CV QV e Serie Speciale in pista
La nuova MiTo SBK Limited Edition che è stata sviluppata sulla base della versione più sportiva della gamma MiTo - la Quadrifoglio Verde, dotata di un motore MultiAir da 170 CV -, si contraddistingue per alcune caratterizzazioni esterne dal look “racing”, che ne esaltano l'estetica: minigonne laterali, dam posteriore, cerchi in lega leggera da 18" in titanio, pinze dei freni Brembo colorate in rosso. Due sono i colori esterni – nero o rosso Alfa – che possono essere abbinati ad una delle tre tinte per il tetto: nero, rosso Alfa oppure il nuovo colore bianco Cristallo.

Alfa Romeo MiTo SBK Limited Edition, particolare ruote in lega
Alfa Romeo MiTo SBK Limited Edition, particolare ruote in lega
All'interno la MiTo SBK Limited Edition – dotata di serie di climatizzatore bi-zona, cruise control e sistema Blue&Me – presenta altri particolari esclusivi, fra i quali la pedaliera sportiva in alluminio e i sedili Sabelt con schienale avvolgente in fibra di carbonio, realizzato con l'innovativa tecnologia RTM (Resin Transfer Moulding).

Sul tessuto centrale della selleria – impreziosita da inedite cuciture rosse - in Alcantara® troviamo un inedita versione del logo Alfa Romeo. Il fil rouge (è proprio il caso di dirlo) delle cuciture viene ripreso dal rivestimento in pelle del cambio e del volante, dotato di comandi radio. La mostrina centrale della plancia riporta la targhetta “SBK Limited edition” con la numerazione progressiva da 1 a 200.

Per quanto riguarda la parte meccanica, il 1.4 MultiAir Turbo da 170 CV permette alla MiTo SBK Limited di accelerare da 0 a 100 Km/h in poco più di 7s, la velocità massima è di quasi 220 chilometri all'ora. Il tutto con consumi ed emissioni contenutissimi: nel ciclo extraurbano la MiTo SBK consuma 4,8 litri di carburante per 100 Km, sono 139 i grammi di CO2 emessi al chilometro.

Alcuni dei contenuti della Limited Edition verranno riproposti nella gamma SBK, Serie Speciale disponibile sul resto della gamma (ad esclusione del motore 1.4 da 70 CV).

SBK Limited Edition 1.4 170 CV QV e moto Superbike, dueruote e quattroruote
SBK Limited Edition 1.4 170 CV QV e moto Superbike

martedì 25 settembre 2012

Marchionne a Della Valle: “La smetta di rompere le scatole”

Dopo l'incontro con gli esponenti del governo, tenutosi lo scorso sabato, e in attesa dell'apertura del tavolo di trattative tra governo, azienda e sindacati di questa sera, Sergio Marchionne (capo dei Fiat Group Automobiles) decide di rispondere in maniera decisa alla nuova provocazione di Diego Della Valle (proprietario di Tod's S.p.A.), reo di aver definito “improvvisati” i manager della Fiat, nel corso di un convegno tenutosi all'Università Bocconi di Milano.

Della Valle e Marchionne a confornto
I duellanti

Se qualcuno viene dall'estero, tipo la Volkswagen, farà belle macchine. La crisi esiste per chi non ha nulla da vendere”, ha dichiarato della Valle davanti a centinaia di studenti, “questi improvvisati della Fiat ci vogliono raccontare perché non fanno automobili in Italia. La banalità è tale che l'indisponenza viene perché ci si vuole prendere in giro con argomenti non convincenti”.

La Fiat è sana”, risponde Marchionne, "non parliamo di gente che fa borse, io faccio vetture. Con quanto lui investe in un anno in ricerca e sviluppo, noi non ci facciamo nemmeno una parte di un parafango".

Arrivano i tedeschi della Volkswagen
La venuta dei tedeschi è l'unica soluzione alla crisi?
Già che c'è, Marchionne lancia anche un messaggio al management della Volkswagen, ribadendo che la cessione del marchio Alfa Romeo ai tedeschi non è un'opzione presa in considerazione. "Non sarò certo io” ha ribadito Marchionne “a deludere quelli che inneggiano a un intervento della Volkswagen. Per quanto mi riguarda do loro il benvenuto come produttori in questo paese e farò tutto il possibile per facilitare il loro ingresso. Ben venga uno stabilimento Volkswagen nel nostro Paese. Ma, a quelli tra voi che sono sul libro paga di Wolfsburg, chiedo gentilmente di ribadire ai vostri proprietari tedeschi un concetto semplice e chiaro: l'Alfa Romeo non è in vendita".

La querelle ormai sta prendendo le fattezze di un botta e risposta di provocazioni fra due lottatori di wrestling, come ci siamo abituati a vedere in TV. O dei (non molto diversi) dibattiti dei politici italiani.



Quale sarà l'obiettivo di Della Valle? Cercare di provocare un cambiamento di proprietà alla Fiat? Crede veramente che la discesa della Volkswagen in Italia possa rappresentare una panacea che curi tutti i mali del mercato dell'auto in Italia? Oppure semplicemente vuole farsi bello agli occhi dell'opinione pubblica italiana?

Una cosa è certa, non ci fa una bella figura. E come auspicato da Luca Cordero di Montezemolo, presidente della Ferrari, ci si augura che “Siccome parliamo di persone di qualità” si spera “che ci sia un confronto serio e non fatto di polemiche né di battute”.

venerdì 21 settembre 2012

Audi: a Parigi la S3 supersportiva

A poco più di una settimana dal debutto ufficiale al Salone dell'Automobile di Parigi, Audi rende pubbliche le caratteristiche della più performante Audi S3 di sempre, fotografie e video ufficiali.

Anche nel look di questa auto la sportività è resa palese: paraurti con prese d'aria di grosse dimensioni, minigonne e nuovo paraurti posteriore con diffusore grigio platino e 4 terminali di scarico ovali cromati.

Audi S3 terza generazione, con il motore 2.0 TFSI da 300 CV
Audi S3 terza generazione, con il motore 2.0 TFSI da 300 CV


giovedì 20 settembre 2012

Porsche Boxter 2013: il mercato ne vuole di più

La nuova vettura scoperta Porsche Boxter (si tratta del modello 981, terza generazione dello spider di Stoccarda) è stato presentato al Salone dell'auto di Ginevra lo scorso marzo, le vendite sono iniziate la scorsa estate, e dopo poco ci si è resi conto che la domanda è stata sottostimata.

A dimostrazione che non dappertutto il mercato dell'auto è in difficoltà, Porsche – acquisita al 100% da Volkswagen Group a partire dal 1º agosto 2012 – si è dovuta attrezzare per produrre l'auto anche nello stabilimento VW di Osnabrück, vista la grande richiesta, soprattutto dai mercati Cina, Russia e USA.


E ieri, 19 settembre 2012, è uscita dalla linea di montaggio la prima Porsche Boxter prodotta nello stabilimento Volkswagen di Osnabrück, nella Bassa Sassonia.

L'inadeguatezza dell'impianto di Zuffenhausen nasce anche dal fatto che sulla linea di produzione utilizzata per assemblare Boxter, viene costruita anche la Porsche 911, un modello che è stato da poco rinnovato. Si tratta di una Boxter S color Indian red, con capote nera, destinata ad un Cliente bavarese.

La Porsche Boxter 2013 è dotata di motore a sei cilindri a cilindri contrapposti (il cosiddetto boxer, il cui termine – fuso con la parola roadster – forma il nome “boxter”) da 2.7 litri e 261 CV, oppure da 3.4 litri e 311 CV.

Porsche e Volkswagen sono aziende storicamente legate una all'altra, il modello antesignano – il Maggiolino – era stato infatti disegnato da Ferdinand Porsche, il cui nipote Ferdinand Piëch è oggi il presidente del consiglio di controllo di Volkswagen. Negli anni '60 poi Volkswagen costruì le carrozzerie della Porsche 356, il primo modello di serie della fabbrica austro-tedesca (la 356 era stata disegnata da Ferdinand "Ferry" Porsche, figlio del primo Ferdinand, fondatore di Dr. Ing. h.c. F. Porsche AG, nota come Porsche AG).

Nel corso degli anni furono diverse le vetture nelle quali le due aziende collaborarono, la non fortunatissima 914 (venduta con entrambi i marchi, agli inizi degli anni '70), la Porsche 968 negli anni '90, fino al progetto Porsche Cayenne/Volkswagen Touareg/Audi Q7 d'inizio anni 2000.

mercoledì 19 settembre 2012

Marchionne: "Sopravvivere alla tempesta con l'aiuto dell'America”

Dopo le polemiche dei giorni scorsi, riguardo la definitiva dismissione (peraltro annunciata lo scorso anno) del progetto Fabbrica Italia da parte di Fiat, l'amministratore delegato dell'azienda automobilistica Sergio Marchionne risponde alle accuse attraverso un'intervista a Ezio Mauro, direttore di Repubblica.

Uno dei punti cardine del contraddittorio di Marchionne è chiarire che è corretto asserire che Fiat non abbia investito recentemente in Italia, visto che è stato speso un miliardo di euro per lo stabilimento Maserati in Bertone, oltre agli 800 milioni di Pomigliano d'Arco, utilizzati per introdurre la produzione della nuova Panda.

Stabilimento Fiat Mirafiori Torino
Lo stabilimento di Mirafiori (foto d'archivio)
Naturalmente tutto questo non dà risposta alle domande che – a nostro parere – dovrebbero essere più specifiche (invece che sparate a casaccio) sullo stabilimento di Mirafiori (per il quale investimenti sono stati prima annunciati, poi ritrattati, poi nuovamente confermati, e così via) o altre fabbriche che al momento attuale non prevedono la produzione di nuovi modelli (almeno nel medio termine).

Nuova Fiat Panda Natural Power blu TwinAir
Nuova Fiat Panda Natural Power, verrà presentata al Salone di Parigi 2012
Oltre a ciò, spiega Marchionne, gli altri investimenti del Gruppo Fiat-Chrysler sono stati orientati ai mercati in crescita, Brasile e Cina in primis (come pubblicato in un articolo dal sito Quattroruote.it), dato che la bassa congiuntura italiana – ed europea – non accenna a migliorare, né ci sono segni di miglioramento per il prossimo anno.

Ma la rinuncia a nuovi modelli” da parte di Fiat “ non è una resa, una rinuncia al mestiere e a stare sul mercato?” incalza Mauro nella sua intervista. "Con un modello nuovo, nelle condizioni di oggi, magari avrei venduto trentamila macchine di più, glielo concedo. Ma magari, mi conceda lei, avrei perso due miliardi di più" è la stringata e realistica risposta di Marchionne, alla quale è difficile obiettare numeri alla mano (soprattutto in considerazione dell'eredità lasciata dagli amministratori precedenti del gruppo automobilistico.

In breve, quello che dice Marchionne è che lanciare modelli d'auto nuovi in mercati dove la domanda è estremamente bassa, come Italia ed Europa è controproducente (l'investimento non avrebbe il ritorno necessario), mentre è vitale guadagnare soldi dove i mercati sono più in salute (Brasile, USA, Cina), per essere in grado – come gruppo – di superare il momento difficile del vecchio continente.

Qualcuno ha un'idea migliore, oltre a criticare l'operato di Fiat? Forse dall'incontro che Marchionne avrà con Mario Monti, Corrado Passera e Elsa Fornero – sabato 22 settembre – ne uscirà qualcuna, ma ne dubitiamo.

Di certo è che anche il direttore di Quattroruote Carlo Cavicchi, nella sua l'Opinione, sembra avere forti dubbi sul risveglio tardivo di molti, riguardo al settore automobilistico, tartassato dalle tasse e maltrattato da tutti, salvo diventare improvvisamente il tema del giorno.

martedì 18 settembre 2012

Abarth 695 Fuori Serie: livrea Vintage per prestazioni al top


Allo stand Abarth del Salone di Parigi debutterà un nuovo programma esclusivo "Abarth Fuori Serie", dedicato a chi desidera il massimo livello di personalizzazione abbinata all'esclusività di una vettura costruita e dedicata a sé.

Abarth 695 Fuori Serie con livera "Olio Fiat" giallo-blu
Abarth 695 Fuori Serie "Olio Fiat"
Attraverso il programma "Fuori Serie", i Clienti Abarth potranno comunicare direttamente con la casa madre per personalizzare la propria auto in ogni dettaglio, grazie al lavoro di squadra del team di designer, ingegneri e meccanici specializzati delle Officine Abarth Mirafiori, rappresentate nel display di Parigi.

lunedì 17 settembre 2012

Fabbrica Italia e futuro dell'automobile: una nuova polemica tutta italiana

A dimostrazione che in Italia l'unico settore in crescita è quello delle polemiche, la settimana in chiusura ci ha presentato l'ennesima discussione su Fiat, fra politica, sindacati, imprenditori, e chi più ne ha più ne metta, che ancora non sembra terminare.
 
Il tutto in uno scenario apocalittico, per il mondo dell'auto in Italia: dopo l'interminabile serie di cali della domanda (l'ultimo: -20,23% ad agosto, rispetto al già depresso anno precedente), le previsioni di chiusura del mercato dell'automobile per il 2012 parlano di immatricolazioni pari a circa 1,4 milioni di vetture, un dato che riporta l'Italia indietro di circa 50 anni, alla metà degli anni '60 (vedi articolo di Quattroruote a riguardo), con una forte ricaduta su chi oggi è impiegato nel settore (non solo nella produzione, ma nelle migliaia di concessionarie e officine italiane, nel settore assicurativo, etc etc.).

La discussione è divenuta particolarmente accesa nel momento in cui Sergio Marchionne (A.D. di Fiat Group Automobiles) ha deciso di rispondere con una nota ufficiale al rumoreggiare da parte di esponenti sindacali e politici a riguardo del futuro della produzione automobilistica italiana (quasi integralmente in mano Fiat). Nella nota, Marchionne definiva “superato” il progetto “Fabbrica Italia” (presentato nell'aprile del 2010) e rinviava la risposta su investimenti in Italia a fine ottobre, alla presentazione del conti del terzo trimestre.


Da qui una sfilza di dichiarazioni e controdichiarazioni, con alcune “chicche”: Diego Della Valle (socio del presidente della Fiat Cordero di Montezemolo nella società Nuovo Trasporto Viaggiatori) che definisce Marchionne “furbetto cosmopolita” e Cesare Romiti che dà la sua versione, dando manforte alla FIOM... (chi credeva che Romiti fosse stato uno degli artefici dell'inizio del declino della Fiat e un acceso nemico dei sindacati si dovrà ricredere?).

Il Ministro dello Sviluppo Economico e delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Elsa Fornero si sono limitati a chiedere chiarezza da parte di Fiat.

Il problema – ancora una volta – è che mentre ogni partecipante a questo carosello di dichiarazioni e controdichiarazioni ha (ovviamente) una sua parte di ragione, non ce n'è uno che contribuisca a costruire uno scenario differente.

Diego Della Valle attacca Marchionne frontalmente e non riserva un trattamento migliore agli azionisti di maggioranza del Gruppo Fiat. Ma qual è la soluzione? Vuole comprarla lui la Fiat? O pensa che sia meglio venderla in blocco al Gruppo Volkswagen, azienda piuttosto abile nella gestione dei marchi (e quello Alfa Romeo, non è una novità, attrae non poco i tedeschi)?

I politici vogliono che Marchionne faccia chiarezza? Eppure finora non sempre è parso che la politica italiana – attuale o passata – sia in grado dare lezioni di trasparenza ad alcuno, né che l'automobile sia stata particolarmente favorita dalle leggi finanziarie (Accise, Imposta Provinciale di Trascrizione, aliquote IVA, sono tutti aggravi aumentati dalle manovre economiche degli ultimi tempi).

Il mercato italiano dell'automobile è crollato, si ritrova a dei livelli comparabili a quelli degli anni sessanta. Di chi è la colpa, di Marchionne? Difficile crederlo, ma – soprattutto – qual è la soluzione?

Ahimè, l'unica soluzione è quella di sperare che un giorno l'Italia venga – chissà come, chissà da dove – popolata da una generazione di imprenditori e politici che sanno fare il proprio lavoro, che spendono meno tempo a rilasciare dichiarazioni a destra e a manca, per farsi belli davanti all'opinione pubblica, e che contribuiscono a creare i presupposti per un futuro migliore, invece di accapigliarsi sull'ormai defunta Fabbrica Italia.

venerdì 14 settembre 2012

BMW Concept Active Tourer: trazione anteriore, tre cilindri e motore elettrico per Parigi

Trazione anteriore e motori a tre cilindri sono soluzioni tecniche assolutamente inedite per il marchio BMW, ma saranno proprio queste le caratteristiche principali – oltre al motore elettrico che agisce sulla trazione posteriore – presenti nella concept car PHEV (Plug-in-Hybrid Electric Vehicle) che il marchio bavarese presenterà al Salone dell'automobile di Parigi, vettura denominata BMW Concept Active Tourer.

Si tratta di un'auto a cinque porte che favorisce comfort, seduta alta e spazi generosi tipici dei MPV, definita da BMW come appartenente al segmento premium compact (il segmento compact corrisponde al segmento C, quello di Volkswagen Golf e Fiat Bravo).

Il motore a tre cilindri è il nuovo 1.5 litri benzina TwinPower Turbo della famiglia Efficient Dynamics, che nel caso della Active Tourer agisce sulla trazione delle ruote anteriori mentre al retrotreno troviamo un motore elettrico sincrono. Le due unità propulsive producono 190 CV complessivi (140 kW), permettendo alla Concept Active Tourer di raggiungere i 200 km/h e di compiere l'accelerazione da 0 a 100 chilometri all'ora in circa 8 secondi. 
Tutto questo mantenendo consumi ed emissioni di CO2 su valori d'eccezione: secondo BMW la Active Tourer necessita di 2,5 litri di carburante per percorrere 100 km (ben 40 chilometri al litro), mentre l'anidride carbonica rilasciata è pari a 60 grammi per chilometro.

Le batterie al litio permettono una percorrenza massima di 30 chilometri nella sola modalità elettrica.

Il motore 1.5 TwinPower Turbo mantiene le caratteristiche tecniche (il blocco in alluminio e i sistemi Valvetronic e Vanos) e la cilindrata unitaria di 500 centimetri cubi (definita da BMW come la più efficiente) del sei cilindri 3.0, dal quale deriva.

La famiglia di motorizzazioni a tre cilindri troverà la propria applicazione già a partire dal prossimo anni, sulle vetture della Serie 0, Serie 1 e Serie 1 Gran Turismo, nonché sulle auto del marchio Mini.

mercoledì 12 settembre 2012

Volvo V40: R-Design in arrivo


Come da tradizione, anche nel caso della nuova Volvo V40 R-Design la versione sportiva sviluppata in collaborazione con Polestar viene lanciata in una livrea blu elettrico, denominata Blue Rebel.

Ufficialmente il debutto di questa versione sportiva di Volvo V40 è previsto al Salone dell'automobile di Parigi, ma la casa automobilistica svedese ha rilasciato le prime foto ufficiali ed un video, per anticiparne linee e concept.


Il design sportivo della V40 R-Design – sottolineato da nuovi cerchi in lega da 17” o 18”, appendici aerodinamiche e particolari in metallo satinato – permette una serie di personalizzazioni, a partire dal cruscotto interattivo, configurabile con diverse funzionalità (Elegance, Eco e Performance).

Volvo V40 R-Design
sarà dotata di motorizzazioni che raggiungono i 254 CV di potenza massima (ma che comprendono un turbodiesel common-rail che consuma 3,6 litri di gasolio per 100 km, con emissioni sotto i 100 g/km). Tre sono le motorizzazioni a benzina (1.6 T3 150 CV, 1.6 T4 180 CV e 2.5 T5 254 CV), e tre sono i motori turbo diesel (1.6 D2 115 CV, 2.0 D3 150 CV e 2.0 D4 177 CV).

La scelta di dotare la R-Design di tutti i motori della gamma V40 è spiegata da Lex Kerssemakers (Senior Vice President Product Strategy & Vehicle Line Management): “Creare un'esperienza di guida che soddisfi la passione per una vita “ad alte prestazioni” dei Clienti R-Design non è solo questione di velocità e accelerazione. Agilità e precisione sono caratteristiche altrettanto importanti”.

Per i Clienti più votati alle prestazioni pure, fra le opzioni che saranno disponibili al momento del lancio commerciale (previsto per fine 2012), potranno scegliere quella di un telaio sportivo (oltre al summenzionato motore T5 che permette un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi). Il telaio Sport è ribassato di 10 millimetri, dotato di molle ed ammortizzatori più rigidi, permette di assorbire in maniera ottimale i carichi laterali.

Volvo introdurrà le versioni R-Design in tutti i mercati dove è presente la nuova V40 e ritiene che circa il 10% delle vendite del modello sarà rappresentato da queste versioni sportive.

mercoledì 5 settembre 2012

Volkswagen Golf VII senza veli


In attesa del debutto davanti al grande pubblico del Salone dell'Automobile di Parigi (29 settembre-14 ottobre), la nuova Volkswagen Golf VII è stata presentata a qualche migliaio di invitati ad un evento alla New National Gallery di Berlino.

La linea della VW Golf VII, come da tradizione, non rivoluziona il design delle generazioni precedenti, ma ne rappresenta un'evoluzione, pur trattandosi di un modello completamente nuovo e diverso, a partire dalle dimensioni.

La nuova Volkswagen Golf 7 (tre quarti anteriore)
La nuova Volkswagen Golf 7
La nuova Golf è lunga 4,255 m (+5,6 cm rispetto alla Volkswagen Golf VI), larga di 1,799 m (+1,3 cm rispetto al modello precedente), mentre le carreggiate misurano anteriormente 1,549 m (+0.8 cm) e posteriormente 1,520 m (+0,6 cm). Il passo raggiunge i 2,637 m (+5,9 cm), mentre l'altezza è l'unica misura a diminuire (-2,8 cm) ed è ora pari a 1,542 m).

Gli interni della nuova Volkswagen Golf VII
Gli interni della nuova Volkswagen Golf 7
Nonostante l'importante crescita delle dimensioni, la nuova generazione di Volkswagen Golf pesa 100 chilogrammi in meno della precedente. Anche grazie alla diminuzione dei pesi, Volkswagen Golf 2013 è molto più efficiente e consuma il 23% in meno (4,8 litri di carburante per 100 chilometri, ovvero quasi 21 km/litro) con punte di eccellenza, fra le quali i 3,8 litri/100 km mediamente necessari al turbodiesel common-rail 1.6 TDI da 106 CV.

La Golf 2013 verrà lanciata con la carrozzeria a 5 porte, in seguito la gamma si allargherà con le versioni Variant (station wagon), Plus (MPV), CC (cabriolet coupé) e cabriolet.

Sono ormai 38 anni – dal 1974 al 2012 – che Volkswagen Golf miete successi a livello globale, superando i 29 milioni di auto vendute, ha ricordato il CEO Martin Winterkorn.

Tutte le generazioni della Volkswagen Golf
Tutte le generazioni della Volkswagen Golf
Una campagna pubblicitaria internazionale (sono 33 i Paesi coinvolti) verrà lanciata in concomitanza con la world premiere della nuova automobile. La prima di tre fasi della campagna di comunicazione (coordinata dall'ex-Fiat Giovanni Perosino) comprenderà uno spot TV dal titolo “ONETHING”, diretto da Brett Foraker (Direttore Creativo della britannica Channel 4).

In Germania prezzi della nuova Golf (già presenti sul sito tedesco) sono analoghi a quelli del listino dell'attuale modello, e partono dai 16.975 euro della versione 1.2 TSI 85 CV Trendline.

La nuova Volkswagen Golf 7 sulla strada (posteriore)
La nuova Volkswagen Golf 7 sulla strada (posteriore)
La nuova Volkswagen Golf 7 sulla strada (anteriore)
La nuova Volkswagen Golf 7 sulla strada (anteriore)