mercoledì 27 aprile 2011

Fiat 500 goes to China

Fiat 500C cabrio, in versione nordamericana
Il mercato dell'auto in Cina si è ormai consolidato come primo al mondo. Nel 2010 sono state vendute 13,8 milioni di vetture, con una crescita di oltre il 32% rispetto all'anno precedente, e il potenziale di crescita è altissimo. Molte sono le Case automobilistiche ad aver messo a posto i propri conti grazie al boom di vendite in Cina (notizia di oggi: Volkswagen ha triplicato i profitti del primo trimestre 2011, grazie al mercato cinese), soprattutto in seguito alla crisi del 2008. Non è il caso di Fiat Group Automobiles (FGA), uno dei gruppi automobilistici che ha raccolto meno successi nella Repubblica Cinese.

La recente storia di Fiat nel mercato asiatico, infatti, è più ricca di ombre che di luci. Nel 2006 il gruppo italiano provò ad entrare in Cina attraverso un accordo con Nanjing Automobile, prima, con Chery Automobile poi, che prevedeva la costruzione e la vendita di un modello specificatamente sviluppato per il mercato cinese: Fiat Perla, facente parte il progetto di World Car (o progetto 178, quello di Palio, Siena ed Albea).
Le cose andarono non andarono benissimo, le 40.000 unità previste di ridussero a 5.000, l'intero progetto finiì solo un paio di anni dopo, nel 2008.

La Fiat-Chrysler di Sergio Marchionne ha dei programmi molto più ambiziosi di questi, ed è seriamente intenzionata a recuperare lo svantaggio, sia in Cina che in tutta l'area orientale, ma i risultati di questi nuovi piani di invasione si vedranno solamente a partire dalla seconda metà del 2012. Cosa fare nel frattempo?

Fiat 500 Made in America
Nel frattempo bisognerà iniziare a costruire una rete di concessionarie (ne sono previste 100 per fine 2012) e far conoscere ai cinesi Fiat e Italia, per creare l'awareness necessaria ad un corretto lancio del marchio.

E anche questa volta sarà Fiat 500 a fare da ambasciattrice, come già avvenuto nel Nord America, dove la minivettura e è l'unico modello Fiat conosciuto e sta diventando un'icona di tutto ciò che è italiano.

Questa nuova avventura di Fiat 500 è iniziata in questi giorni al Salone dell'Auto di Shanghai, mentre negli USA (dove la commercializzazione di Fiat 500 è lo scorso mese di marzo) si lavora sull'introduzione della versione cabrio – la 500C – che fa bella mostra di sé all'International Auto Show di New York.

Ed ecco che Fiat 500 viene incoronata World Car in maniera forse inaspettata (e con potenzialmente maggior successo di altre vetture mondiali studiate a tavolino): si tratta di un prodotto frutto di design e engineering tutti italiani, creati a Torino, è stata poi adattata agli standard americani a Auburn Hills, Michigan, dai tecnici della Chrysler, viene costruita prodotta in Messico (a Toluca, stabilimento Chrysler) ed ora verrà venduta in Cina. Sarà infatti proprio la versione Made in America ad essere commercializzata nel mercato cinese da una una rete composta da una trentina dei 100 concessionari Fiat previsti per la fine del 2012 in Cina.

Gli obiettivi di vendita annuali sono piuttosto conservativi, anche in considerazione del fatto che Fiat 500 è un'apripista: si parla di 5mila unità all'anno. I prezzi non sono stati ancora definiti, ma il posizionamento si baserà sulle minicar europee più conosciute, la Smart ForTwo (di Mercedes-Benz) e la Mini (del Gruppo BMW): Fiat 500 si piazzerà in mezzo a queste due.

Ancora una volta a Fiat 500 il compito di rappresentare Fiat – e un grosso pezzo d'Italia – nel mondo.

venerdì 22 aprile 2011

Emissioni auto 2010: Fiat conferma la prima posizione

Sono ormai quattro anni che Fiat Automobiles guida la classifica auto dei marchi automobilistici a minor emissione di anidride carbonica (o CO2), lo conferma la graduatoria 2010 stilata da JATO Dynamics, leader mondiale della ricerca e consulenza automotive.

Secondo gli obiettivi prefissati dall'Unione Europea, entro il 2015 si dovrà raggiungere un livello medio di 130 grammi di anidride carbonica per chilometro percorso (g/Km). Tale obiettivo è stato raggiunto (e superato) da Fiat Automobiles già nel 2009. Il marchio automobilistico italiano ha ridotto il livello medio delle emissioni del 10% negli ultimi quattro anni, portandolo da 137,3 g/Km a 123,1.

Il podio 2010 delle aziende più virtuose vede al primo posto la già citata Fiat (123,1 g/Km), seguono i marchi Toyota con 128,2 g/Km (oltre a Fiat, solo Toyota è riuscita a scendere sotto la barriera dei 130 g/Km) e SEAT con 131,3 g/Km.


Nuova Fiat 500 con motore 0.9 TwinAir turbo benzina, immagine in movimento
Fiat 500 con motore TwinAir

Motore TwinAir
Un grosso impulso all'abbattimento delle emissioni della gamma Fiat è stato certamente fornito dai motoriTwinAir 900, dotati di un sofisticato sistema di fasatura delle valvole, che permette di raggiungere risultati di eccellenza per quanto riguarda consumi ed emissioni. Il modello Fiat 500 0,9 TwinAir, se dotato di cambio robotizzato DualogicTM, ha dei livelli di emissione record, risultando il migliore motore benzina turbo del mondo, pari a 92 g/Km. Parallelamente anche i consumi della piccola fiat sono eccellenti: 4,0 Litri/100 Km (25 Km/litro) nel ciclo combinato.

Fra i marchi con livelli di emissioni più alti ci sono, ovviamente, quelli che costruiscono vetture con cilindrata maggiore (fra cui le vetture sportive). Gli obiettivi dei singoli produttori sono fasati in base al peso dei modelli in gamma, e questo facilita il loro lavoro, inoltre il loro peso sul mercato è minore (e incide di meno sugli obiettivi). È proprio fra queste Case automobilistiche che troviamo i migliori risultati raggiunti in termini di riduzione delle emissioni. Sono quelli di Ferrari (miglior risultato in valore assoluto: -46,3 g/Km, portando le emissioni a 326,8 g/IKm) e di Volvo (miglior risultato in percentuale, -13,8%, passando da 171,2 g/Km a 157,4).

Ferrari FF trazione integrale
Ferrari FF, l'ultima nata della Casa di Maranello


Nello stesso studio, portato a termine su 21 Paesi europei (la press release è disponibile sul sito di JATO Dynamics), vengono indicate le nazioni che meglio si stanno comportando nel processo di abbattimento delle emissioni di CO2, passate da 145,8 g/Km del 2009 a 140,9 g/Km del 2010.

Il Portogallo è l'unico Paese europeo ad aver già raggiunto gli obiettivi imposti dall'UE (con 127,4 g/Km), grazie alla specializzazione del mercato in versioni con motori a bassa cilindrata. L'Italia risulta quarta, con 132,8 g/Km, e segue Francia (130,8 g/Km) e Danimarca (131,8). Sebbene Germania, Svezia e Svizzera figurino nel gruppo fanalino di coda (con valori medi di CO2 ancora superiori ai 150 g/Km, a causa di una mercato auto con sbilanciato sui segmenti alti, rispetto ad altri Paesi), stanno raggiungendo risultati importanti. La Svezia, in particolare, è la nazione che ha ridotto le emissioni medie del valore maggiore: -41,7 g/Km.

Tutto questo, naturalmente, riguarda il mercato delle vetture nuove. Se venisse effettuato uno studio sulle emissioni del parco circolante, i dati sarebbero senz'altro molto diversi.

martedì 19 aprile 2011

Citroën DS5: ecco le foto ufficiali, in vetrina a Shanghai e su FaceBook


In una cornice di luci ed effetti speciali, sono state rivelate le forme dell'ultimo prodotto della Créative Technologie di Citroën: la DS5. L'evento ha avuto luogo nel Paese che rappresenta sempre di più il futuro del mercato dell'auto (e non solo) – la Cina – ed è stato ripreso dal vivo dal social network del momento – FaceBook –, che riporta le immagini del Salone dell'Auto di Shanghai (per vedere tutto il materiale rilasciato da Citroën sul canale ufficiale di Facebook, clicca qui).


Linee veramente innovative, quelle di DS5, in parte anticipate dalla concept car C-SportLounge (Salone di Francoforte 2005), che non lasciano indifferenti. Così come non possono lasciare indifferenti le caratteristiche della motorizzazione hybrid HDi Hybrid4, prevista per la prima volta in un modello del marchio del "double-chevron". Si tratta di un'unità propulsiva composta da tre motori, un diesel common-rail FAP da 163CV (che trasmette la trazione all'avantreno) e due motori elettrici da 37CV (posizionati nel retrotreno). Il risultato è una vettura a trazione integrale, dotata di 200CV, ma con emissioni di CO2 di soli 99 gr/Km, lunga 4,52 m e larga 1,85 m, con un bagagliaio da 465 litri VDA. Interessante, no? Un vero crossover: un po' coupé, un po' berlina per famiglie, un po' Gran Turismo 4WD.



Il lancio di Citroën DS5, atteso nei primi mesi del 2012, segue la fortunata commercializzazione di DS3 (partita nel 2010) e il lancio commerciale di DS4 previsto per maggio 2011. Citroën DS5 verrà assemblata nello stabilimento Peugeot di Sochaux, specializzato in prodotti che utilizzano la piattaforma Hybrid4 di PSA (come Peugeot 3008). Il lancio commerciale è previsto per l'inizio del 2012.

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lunedì 18 aprile 2011

Volkswagen Beetle 2011: questa volta si fa sul serio (con un tocco di italianità)



A 13 anni dal lancio di New Beetle, Volkswagen introduce un... Nuovo New Beetle. Ma questa volta gli obiettivi sono totalmente diversi rispetto al modello precedente, che non fu molto fortunato. Il nuovo modello di Volkswagen è stato presentato oggi (proprio mentre il blog era in preparazione) al Salone dell'Auto di Shanghai. Evidentemente il mercato cinese rappresenta sempre più una chiave del successo del Gruppo Volkswagen. E lo show di presentazione è stato organizzato in collaborazione con l'MTV World Stage, a dimostrazione di come la clientela giovane faccia parte del target di Volkswagen.




Design e marketing di VW Beetle 2011 sono opera di due brillanti dirigenti italiani, entrambi con una storia legata al marchio Alfa Romeo: Walter Da Silva (che disegnò uno dei più grossi successi del marchio del biscione: l'Alfa 156) e Luca De Meo (Amministratore Delegato di Alfa Romeo dal dicembre 2007 al gennaio 2009, artefice del lancio di Alfa Mi.To). Entrambi i personaggi avevano lasciato il Gruppo Fiat in seguito a dei dissapori con – rispettivamente – Paolo Cantarella e Sergio Marchionne.




Nel progettare Volkswagen Beetle, si è lavorato molto su quelli che erano i difetti riscontrati nel Maggiolino del '98.
Il New Beetle di fine anni novanta aveva una sola motorizzazione? Ecco che il nuovo modello ne propone 5. Tre benzina: un 1.2 turbo da 105CV, un 1.4 da 160CV e un 2.0 da 200CV. E due diesel: il 1.6 TDi da 105CV e il 2.0 TDi 140CV. E per aumentare le possibilità di scelta, ecco il cambio automatico con doppia frizione DSG disponibile su quasi tutta la gamma.
Il “vecchio” Maggiolino aveva poco spazio e abitabilità? Ecco che le dimensioni del modello 2011 vengono aumentate in larghezza (+9 cm) e lunghezza (+15 cm), e il bagagliaio ampliato (+100 litri).
Il modello precedente non era sufficientemente “mascolino”? Ecco che adesso New Beetle ha delle linee meno arrotondate, l'altezza viene ridotta di 1 cm, rendendone il look molto più sportivo.


Insomma, gli ingredienti ci sono tutti per far dimenticare gli scarsi risultati di vendita del Volkswagen Beetle precedente, che aveva convinto solo una parte del pubblico statunitense, e avvicinare il Nuovo Maggiolino alla “vettura del popolo” disegnata Ferdinand Porsche (nel lontano 1938).

Il lancio italiano è previsto per l'autunno inoltrato, nella speranza che nel frattempo i dati di vendita del mercato possano mostrare dei segni di ripresa.
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domenica 17 aprile 2011

Quale futuro per le vetture elettriche?

Non molto tempo fa, la discussione sui veicoli ad emissioni zero (ZEV) sembrava essere terminata con un nulla di fatto: né l'idrogeno, né l'energia elettrica avrebbero rappresentato nel breve o medio futuro una valida alternativa ai mezzi di trasporto dotati di motore a combustione.

L'unico apporto di una certa importanza sarebbe forse stato assicurato dall'utilizzo di motori elettrici, era stato detto, per favorire la riduzione delle emissioni e il consumo di carburante di motori a benzina (e poi anche diesel). Nascevano così le vetture ibride. A parte le antesignane Toyota Honda, che avevano lanciato sul mercato rispettivamente Prius (1997) e Insight (1999), pochi altri produttori decisero però di investire in veicoli ibridi, fino a che le previsioni di mercato non hanno iniziato a mostrare una crescita sostenuta. Ed ecco che tutti si sono messi a produrre veicoli ibridi, soprattutto chi vanta una forte presenza nei principali mercati di questo tipo di mezzi: Giappone, Stati Uniti e – ad una certa distanza – Canada, Paesi Bassi e Regno Unito.

Toyota LEAF, vettura elettrica al 100 percento
Toyota LEAF, capostipite delle vetture elettriche al 100 percento

La situazione delle vetture “elettriche pure” (alimentate esclusivamente da batterie), sembra seguire un modello analogo. Non tutti sono pronti a spendere del denaro nello sviluppo. Questa volta però a credere nel nuovo mercato è principalmente Carlos Ghosn, il CEO di Nissan e Renault. È stato lui a spingere un investimento di 5 miliardi di Euro in Nissan LEAF, apripista della rivoluzione elettrica, e a pianificare una gamma di vetture elettriche per Renault, denominata Z.E. (Emissioni Zero).

Mentre fra quelli più scettici figura Sergio Marchionne, CEO di Fiat e Chrysler, che definisce le vetture elettriche un “controsenso economico” che “non sta in piedi”. Ma, siccome al mercato non si comanda (o si comanda fino ad un certo punto), anche Marchionne dovrà costruire la Fiat 500 in versione elettrica per il mercato statunitense, anche se dovrà venderla al doppio del prezzo della versione a benzina e ci perderà 10.000 dollari ogni volta che ne venderà una (almeno così ha dichiarato). Di venderla in Europa, quindi, non se ne parla nemmeno, anche perché il mercato principale di Fiat – l'Italia – è l'unico Paese dell'Europa occidentale a non avere un 'incentivo per veicoli “ricaricabili elettricamente” (Plug-in Electric Vehicle – PEV).

Renault Fluence ZE
Chissà come farà Renault a vendere la Fluence ZE allo stesso prezzo della versione diesel, ovvero 21.300 euro (partendo da Danimarca e Israele, dove è in corso di sperimentazione un sistema di sostituzione batterie automatico, grazie alla collaborazione con la californiana Better Place)? Eppure è ciò che ha dichiarato la marca francese.

Nel frattempo spuntano veicoli elettrici un po' da tutte le parti, di ogni categoria e segmento. Dalla Tesla Motors che il prossimo anno presenterà la Model S, una berlina di lusso completamente elettrica, dopo aver lanciato (nel 2008) la sportiva Roadster, alla Th!nk City della finlandese Valmet Motors, la cui produziopne è iniziata nel 2008 ed è oggi disponibile per i clienti di Norvegia, Spagna, Francia, Austria, Svizzera, Finlandia e Stati Uniti.

Peugeot iOn, l'elettrica del Gruppo PSA
Peugeot iOn
Anche i francesi di PSA hanno presentato la loro proposta elettrica, Peugeot iOn, le cui consegne sono iniziate in queste settimane nel Regno Unito, con una formula particolare: noleggio tutto-incluso (comprende: rate noleggio, garanzia, riparazioni e manutenzione) per 4 anni o 40mila miglia (ca. 64.000 Km) a 415 GBP+IVA al mese (ca. 560 Euro).

Great Wall Motors Voleex C20R EV, elettrica Made in China
Great Wall Motors Voleex C20R EV
Al salone di Shanghai (21 – 28 aprile 2011) sono attese le proposte dei produttori cinesi, fra cui Great Wall Motors, con la Voleex C20R EV (una specie di Fiat Sedici con la fanaleria di Volkswagen Golf).


I tedeschi sembrerebbero fra i meno attivi, ma stanno anche loro lavorando su progetti di vetture elettriche. BMW lancerà una gamma di prodotti – denominati iBMW – a partire dal prossimo anno, mentre i dirigenti Volkswagen hanno dichiarato che il Gruppo VW intende diventare leader dell'e-mobility nel 2018.

La corsa all'elettrico è senz'altro più una maratona che una gara di velocisti: ci vorrà del tempo per capire quale strategia sarà quella vincente.

martedì 12 aprile 2011

New Ypsilon, l'avanguardia della nuova gamma Lancia parte da 12.400 Euro

La Nuova Lancia Ypsilon, avanguardia di una serie di novità per il marchio di Fiat Group Automobiles, è – da oggi – disponibile per chi volesse ordinarla.

La commercializzazione vera e propria inizierà dal mese di giugno per Italia, Spagna, Germania e Francia, mentre Regno Unito ed Irlanda inizieranno a consegnare le New Ypsilon con guida a destra e marchio Chrysler a settembre 2011.

Il listino prezzi di questa nuova gamma, la prima a 5 porte, parte da 12.400 Euro, per la versione entry point: Ypsilon Silver 1.2 69cv Start&Stop.

L'allestimento Silver, il primo dei tre livelli di Nuova Ypsilon (Silver, Gold e Platinum) è in verità piuttosto essenziale (per non dire spoglio), tanto da promuovere il lunotto termico nella lista dei contenuti di serie (non si vedeva – credo – dai tempi della Fiat 128). New Ypsilon Silver è quindi dotata di telecomando apertura porte, volante regolabile in altezza e profondità, alzacristalli elettrici anteriori, sedile posteriore sdoppiato 50/50, sedile guida regolabile in altezza, ruote in lamiera da 15", interni in tessuto, predisposizione autoradio, oltre al summenzionato (e utilissimo) lunotto riscaldabile.

E oltre alle dotazioni di sicurezza, tutte comuni alla gamma di New Ypsilon, secondo Lancia (che evidentemente non considera fendinebbia e appoggiatesta posteriori – disponibili solo nelle versioni top di gamma – come dispositivi di sicurezza): ABS + EBD, ESP con ASR e Hill Holder, airbag anteriori e laterali, attacchi Isofix.

Per ottenere una versione con i contenuti minimi richiesti dal mercato italiano, bisogna sborsare altri 1.300 Euro e salire al secondo livello di allestimento, la Ypsilon Gold. La lista di contenuti standard – rispetto alla versione Silver – si arricchisce di: condizionatore manuale, sistema audio con radio e lettore MP3, specchietti retrovisori esterni con comando elettrico, volante e cuffia del cambio in pelle, selleria in Castiglio e Pack comfort (i cui contenuti non vengono rivelati dalla cartella stampa di Fiat Group Automobiles).

Aggiungendo altri 1.300 Euro ci su può permettere di accedere alla versione Platinum di Nuova Ypsilon, che da più l'idea di ciò che Lancia intende per lusso accessibile: alzacristalli elettrici posteriori, fendinebbia, ruote in lega da 15", appoggiatesta posteriori e selleria in pelle.

Ci sono poi altri 4 misteriosi pack, dei quali conosciamo costo (1.100 Euro l'uno) e denominazione (legata allo stile di vita dell'acquirente tipo): Techno, Style, Zen e Family.

New Ypsilon è attualmente disponibile in 3 motorizzazioni, in attesa di una versione Ecochic a doppia alimentazione GPL-benzina. I propulsori, tutti dotati del dispositivo Start&Stop, sono 2 benzina e 1 turbodiesel Multijet di seconda generazione:
    • 1.2 8V 69cv
    • 0.9 TwinAir 85cv (abbinabile al cambio robotizzato DFN)
    • 1.3 Multijet 16v II 95cv.


Lancia Ypsilon 3p Diva, rimarrà disponibile per il momento, e non viene sostituita da New Ypsilon.

Le personalizzazioni di Nuova Ypsilon, grazie alle varie combinazioni ottenibili con 17 tonalità di verniciatura (di cui 4 B-colore), 6 rivestimenti interni, 3 diversi cerchi in lega e 3 motorizzazioni sono oltre 600 e possono essere sperimentate sul sito www.lancianewypsilon.it.



Mappe per LANCIA


lunedì 11 aprile 2011

Alfa Romeo in USA: Smentito lo slittamento al 2013

Tutto inizia con un articolo dell'autorevole (almeno fino ad ora...) AutoNews.com (sito di Automotive News), titolato “Il ritorno di Alfa nel Nord America spostato al 2013”. E sottotitolato “Gamma europea indebolita dal cruciale ritardo di Giulia”.

Uno dei tanti rendering di Alfa Romeo Giulia che circolano sul Web
Un bomba mediatica, che crea un'onda d'urto che colpisce - e rimbalza da - tutto ciò che si occupa d'auto. Anche QuattroRuote.it cita la notizia, salvo smentirla qualche ora dopo, riportando la laconica e stizzita dichiarazione di Sergio Marchionne rilasciata alla presentazione di Jeep nel circuito di Balocco. “Non è vero” avrebbe seccamente dichiarato il CEO di Fiat e Chrysler.


Insomma, un vero e proprio caso, che probabilmente porterà a far “volare qualche testa”.

L'articolo di Automotive News Europe, firmato dal consueto corrispondente dall'Italia, Luca Ciferri, è piuttosto lungo e circostanziato. Il ritardo di Alfa Romeo Giulia , la nuova media della casa del Biscione, comporterebbe uno slittamento di almeno 6 mesi – secondo AutoNews.com – a causa dell'insoddisfazione dello stesso Marchionne nei confronti delle proposte estetiche della sostituta di Alfa 159, create dal Centro Stile Alfa Romeo. In realtà il problema sarebbe più complesso e il boss di Fiat-Chrysler non sarebbe neppure soddisfatto delle sorelle di Giulia, ovvero la Chrysler 200 e Dodge Avenger (quast'ultima parte integrante di un'avanzata ad est del Gruppo Fiat-Chrysler), e questa volta la colpa sarebbe dei designer di Auburn Hills, Michigan. I tre modelli condivideranno piattaforma, propulsori e altri maggiori componenti


In attesa di seguire gli sviluppi della vicenda nei prossimi giorni, siamo certi che i sentimenti di Marchionne nei confronti del novello “gola profonda” (per citare il ben più famoso “spione” del caso Watergate) di Alfa Romeo non sono dei più affettuosi.

Mappe per ALFA ROMEO

domenica 10 aprile 2011

Fiat Freemont: prezzi, allestimenti, gamma e offerta lancio.



Nel 2011 è l'unico prodotto nuovo della gamma Fiat. È derivato da Dodge Journey. È un po' SUV, un po' MPV, addirittura un po' station wagon, dicono alla alla Casa madre. Fiat Goup Automobiles ne vuole vendere 20mila all'anno in Italia ed altrettanti nel resto d'Europa. Che cos'è? Ma è Fiat Freemont!

Fiat Freemont arriverà negli show-room italiani in tempo per il Porte Aperte previsto nel week-end di sabato 28 maggio e domenica 29 maggio, ma è ordinabile fin da ora e – soprattutto – è in offerta lancio.


Tanto spazio: fino a 1.610 lt


Ma procediamo per gradi.

La gamma Fiat Freemont è al momento composta dalle sole versioni a trazione anteriore, con le sole motorizzazioni turbodiesel Multijet di seconda generazione (Euro5), e con i soli cambi manuali a 6 marce. Nel quarto trimestre 2011 verranno introdotte le versioni 4x4, il motore 3.6 Pentastar V6 a benzina e i cambi automatici.

Essendo disponibili due livelli di allestimento (Freemont e Urban), l'assortimento attuale è composto da 4 (tutte con motorizzazioni Euro5) versioni:
  • 2.0 Multijet 16v 140cv Freemont (25.700 Euro)
  • 2.0 Multijet 16v 170cv Freemont (27.200 Euro)
  • 2.0 Multijet 16v 140cv Urban (27.200 Euro)
  • 2.0 Multijet 16v 170cv Urban (28.700 Euro)
Come si può facilmente notare, c'è un differenziale di prezzo fisso, pari a 1.500 Euro, sia fra le due motorizzazioni che fra i due allestimenti.


A parità di consumi e emissioni (rispettivamente di 6,4 Lt/100 Km nel ciclo combinato, e 169 g/Km), variano i dati relativi alle prestazioni dei due motori Multijet II:

  • 2.0 Multijet 16v 140cv, 180 KM/h, 0-100 Km/h in 11,8" 
  • 2.0 Multijet 16v 170cv,  190 Km/h, 0-100 Km/h in 10,2"

Fiat Freemont 4x2 è una vettura molto ricca, già a partire dalla versione d'attacco, la Freemont, che comprende:
  • 7 Posti, divisi su tre file
  • 6 airbag
  • Clima auto trizona
  • ABS con ESP, Hill Holder (BPS) e Rollover Mitigation (sistema antiribaltamento ERM)
  • Ssitema audio con radio, lettore CD/MP3 e schermo Touch Screen da 4.3”
  • Trip Computer
  • Comandi sistema audio al volante
  • Cerchi in lega da 17”
  • Fendinebbia
  • Cruise control
  • TPMS (sensore pressione pneumatici)
  • Keyless Entry/Go
  • Child Booster ( rialzi integratoi nei sedili

Le versioni Freemont Urban offrono, in più:
  • Bluetooth
  • Sensore luci
  • Volante e pomello cambio in pelle
  • Sensori di parcheggio posteriori
  • Barre longitudinali al tetto
  • Sedile guida regolabile elettrico e lombare elettrico
  • Retrovisori ripiegabili elettrici
  • Vetri oscurati

Una cosa è il listino, però, un'altra il “prezzo vero”. Fiat ha annunciato un'offerta lancio, legata alla Fiat Freemont Urban 2.0 Multijet 140cv con sedili in pelle riscaldabili (un contenuto del valore di 1.250 Euro). Invece del prezzo di listino di 28.450 Euro, il veicolo viene offerto a soli 24.900 Euro (ovvero uno sconto di 3.550 Euro). Un' offerta estremamente interessante (la cui durata non è ben chiara), che dovrebbe aiutare Fiat nel raggiungere l'ambizioso obiettivo di vendita pari a 20mila Freemont all'anno nel mercato italiano (più altrettanti nel resto dell'Europa).


Dodge Journey 2011

lunedì 4 aprile 2011

Fiat: Marchionne guarda ad est

Dalle Americhe le notizie sono confortanti. In Brasile Fiat mantiene la posizione di leader di mercato, in USA Chrysler sta facendo bene e da questo mese partono le vendite di Fiat 500, segnando il ritorno del marchio italiano dopo 28 anni, e anche Alfa Romeo si prepara allo sbarco, previsto per il 2012.

Di quanto invece sta succedendo a levante, la Casa torinese non può dirsi altrettanto soddisfatta. Mentre i concorrenti fanno man bassa in Cina, dove Volkswagen vende oltre un terzo dei suoi volumi mondiali e Audi immatricola lo stesso numero di vetture che in Germania, per Fiat il contributo del maggior mercato al mondo è misero.


In Russia le cose non vanno meglio, nonostante Fiat 124 (seppur marcata Lada) abbia rappresentato il simbolo della motorizzazione URSS prima e russa dopo.

Ma ora, anche grazie alla nuova struttura produttiva del Gruppo Fiat-Chrysler, Sergio Marchionne e i suoi si stanno preparando un'offensiva per guadagnare posizioni. Con un serie di prodotti sviluppati su una piattaforma comune e da costruire in Russia e in un nuovo stabilimento cinese. Quest'ultimo, frutto di una joint venture con Guangzhou Automobile Group (GAC) – già partner di Honda e Toyota –, nascerà a Changsha, capitale della provincia dello Hunan. L'apertura è prevista per il luglio 2012.

In Russia, dopo il fallimento delle trattative con la società Sollers (che ha scelto di collaborare con Ford), Fiat è ancora alla ricerca di un partner con il quale creare i presupposti per costruire localmente 300mila vetture/anno.

I principali prodotti prescelti da Fiat per il rilancio ad est sono due.

Una berlina compatta, basata su Dodge Caliber 2012, che verrà lanciata il prossimo gennaio. La produzione per il mercato cinese dovrebbe partire nella seconda metà del 2012, non sono stati rilasciati dettagli per quanto riguarda il mercato russo.

L'altro modello, dalle dimensioni medio-grandi, seguirà nel 2013, e deriverà da Dodge Avenger , una berlina di dimensioni medie che verrà lanciata negli USA nello stesso anno.


Dodge Avenger 2011


Entrambi i nuovi modelli si basano sulla piattaforma Compact Wide, dalla quale è nato il pianale di Alfa Romeo Giulietta, che verrà allargata di 40mm. La stessa piattaforma verrà utilizzata per alcuni SUV del marchio Jeep.

Oltre alle due berline, in Russia Fiat-Chrysler potrebbe costruire i successori delle Jeep compatte Compass/Patriot e Libery/Cherokee. In Cina la produzione della berlina compatta non sarebbe prevista.

domenica 3 aprile 2011

Mercato auto Italia marzo 2011: il declino continua


Un mese fa, la caduta pari al -20,49% di febbraio sembrava già un pessimo risultato, le proiezione per l'anno (previsioni a cura dell'UNRAE, Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) di 1.850.000 unità già iniziavano a scricchiolare. Ed eccoci a commentare un marzo ancora in discesa (-27,5%), e in netto peggioramento sui dati del 2010 (per quanto il mese di marzo dello scorso anno fosse pesantemente influenzato dall'ultima ondata di immatricolazioni legate agli incentivi governativi). Sono oltre 150.000 le unità che ora mancano all'appello in questo primo trimestre 2011, di cui oltre 70mila nell'ultimo mese, e un marzo con un livello di immatricolazioni inferiore alle 200mila unità non si vedeva da 15 anni.


Italia - Immatricolazioni vetture (Fonte dati: ANFIA/UNRAE)


Insomma: appare sempre più difficile vedere qualche luce nel futuro del mercato Italiano. Da aprile, esauritosi l'effetto incentivi sulle statistiche 2010, forse faranno capolino i primi dati positivi, ma se ciò dovesse accadere molto probabilmente sarebbe dovuto più ai risultati negativi del periodo aprile-dicembre 2010, che ad un miglioramento del trend, che oggi nessuno intravede nei prossimi 2 anni. Ad aumentare l'incertezza sul futuro, una notizia dall'andamento del mercato dell'usato: dopo 2 mesi di crescita dei passaggi di proprietà e minivolture (il primo bimestre era dell'11% più alto del periodo gennaio-febbraio 2010), il mese di marzo segna un calo dell'1,3%.

In questa desolazione, rimangono sempre di meno gli attori che si possono permettere di portare a casa dei risultati positivi, eccone alcuni.

Alfa Romeo - Grazie al lancio di Giulietta si assicura un ottimo +51,2%. Il successo di pubblico della nuova vettura di segmento C del marchio del bisogne trova riscontro anche nelle classifiche dei modelli più venduti, soprattutto fra i diesel, dove Alfa Romeo Giulietta mantiene il 4° posto (lottando serratamente con VW Golf). All'affermazione di Alfa Romeo fanno da contraltare i risultati negativi di Fiat -39,81%, Lancia -22,02% e Maserati -29,31%. Ferrari cresce del +4,92%. Il totale dei marchi FGA contabilizza un dato tutt'altro che lusinghiero, -31,90%, che evidentemente ha contribuito a deprimere il mercato. È auspicabile che nei prossimi mesi si possano vedere dei segnali di miglioramento per Lancia (la nuova gamma, a partire da Ypsilon, è in arrivo), un ulteriore passo in avanti di Alfa Romeo (nuova gamma Mi.To Model Year 2011 ordinabile da questo mese), e quanto meno un rallentamento della caduta di Fiat, grazie al forte miglioramento di competitività offerto dalla politica dei “Prezzi Veri” e all'introduzione di Fiat Freemont. Nessuna assicurazione in questo senso, però.

Alfa Romeo Giulietta in pista


Mini e Gruppo BMW – Un brillante +31,66% è il risultato del marchio Mini, che continua a crescere. Il totale gruppo BMW è anche in positivo (+9,75%), grazie alla performance della marca BMW, che – segnando un +3,78% - continua la fase positiva. Il lancio del nuovo modello della Casa bavarese – la BMW Serie 6 – non potrà che far bene ad un marchio che si alimenta del continuo rinnovamento della propria gamma e che si conferma essere una vera macchina da guerra, dopo aver battuto ogni record nello scorso anno.

Mini Cooper S Cabrio


Gruppo Volkswagen – A parte il calo del 13,30% di Škoda (risultato peraltro migliore di quello del mercato), il Gruppo Volkswagen vede tutti gli altri marchi con il segno più: Audi +6,56%, Seat +2,24% e Volkswagen +2,18%, con VW Golf che si assicura la terza posizione fra le vetture più vendute, scalzando Fiat 500 dal podio e puntando con decisione la seconda posizione, ora occupata da Ford Fiesta. Anche Lamborghini interrompe una serie di dati negativi, con un roboante 75% (rappresentato peraltro dall'immatricolazione di 3 veicoli in più, rispetto al 2010). Totale Gruppo VW: +2,13%.

Volkswagen Golf VI


Da segnalare inoltre che, nonostante la difficile situazione creata dal cataclisma in Giappone, i marchi nipponici ad oggi non hanno subito un calo delle vendite superiore ai concorrenti. Fra i gruppi, anzi, Nissan e Toyota si assicurano degli ottimi risultati: Gruppo Nissan +15,71% (marchio Nissan +14,38%, Infiniti passa da 27 a 102 unità vendute, quasi quadruplicando le immatricolazioni), Gruppo Toyota +13,61% (marchio Toyota +13,19%, Lexus +42,37%).

Lexus IS 200