giovedì 31 marzo 2011

Fra Top Gear e Tesla Motors, chi ha ragione?

Due icone, ognuna a modo suo, del mondo dell'auto vengono a confronto.


Da una parte Top Gear, programma motoristico (ed umoristico) della BBC. Attrae 8 milioni di telespettatori a settimana nel Regno Unito, e 350 milioni in tutto il mondo, sfegatati fan dell'anticonvenzionale team di conduttori: Jeremy Clarkson, un vero idolo degli appassionati (su Facebook ha oltre 2 milioni di fans, in 470mila lo vogliono presidente, anche se non è chiarissimo di cosa...), James May e Richard Hammond.



I tre conduttori di Top Gear: Rchard Hammond, Jeremy Clarkson e James May
Hammond, Clarkson e May, i conduttori di Top Gear

Dall'altra parte Tesla Motors, innovativa azienda automobilistica fondata – fra gli altri – da Sergey Brin e Larry Page di Google. Dal 2008 produce vetture elettriche premium, ed ha base nella Silicon Valley californiana, a San Carlos.

Il tutto è partito dall'episodio del 14 dicembre 2008, ovvero il 7o episodio della 12a serie (a partire dal rilancio del 2002). In quella puntata, Top Gear decide di provare il primo modello prodotto da Tesla Motors, il Roadster, e ritiene di metterlo a confronto con l'inglese Lotus Elise, dalla quale deriva.


Lotus Elise gialla, tre quarti anteriore
Lotus Elise
La sfida parte bene per la vettura elettrica Made in California, che accumula diversi punti di vantaggio sulla concorrente a benzina, in fatto di accelerazione (da 0 a 100 Km/h in meno di 4, sufficienti per staccare nettamente la cugina britannica), costo del carburante (un pieno costa infatti 40 sterline britanniche – circa 45 Euro – nel caso di Elise, meno di un decimo per l'elettrica Roadster) e – of course – la silenziosità.


Anche per quanto riguarda la velocità massima, Tesla non sembra aver nulla da invidiare alla concorrente a benzina.

Tesla Roadster, rossa, tre quarti posteriore
Tesla Roadster
I problemi iniziano con la tenuta di strada e handling, criticati pesantemente da Clarkson, con il suo solito stile denso di sarcasmo. Ci sono oltre 6.100 batterie di computer portatile nella Tesla, spiega il conduttore, che appesantiscono la berlinetta statunitense in maniera poco bilanciata. Le immagini televisive ci mostrano una Elise che supera con estrema facilità una boccheggiante Tesla Roadster...

Ma, ciò che probabilmente ha più infastidito la dirigenza di Tesla Motors, accade più tardi, quando Top Gear mostrerà le immagini in cui la vettura si ferma in piena corsa, e viene riportata a spinta nel garage dallo staff della trasmissione TV. Roadster rimane “a secco” dopo sole 55 miglia (90 Km), dicono i responsabili di Top Gear, altro che percorrenza di oltre 200 miglia (ovvero 320 km)! Il tutto condito da spiegazioni sulle difficoltà di rifornire una vettura elettrica, la cui ricarica richiede ore e ore (oltre all'apposita apparecchiatura), mentre in pochi minuti facciamo il pieno di benzina.


Aggiornamento a gennaio 2013: ci viene segnalato che il video non c'è più, ci scusiamo per il disguido... ma c'era - eccome! - quando l'abbiamo inserito nel post.

Dulcis in fundo al termine del filmato le telecamere si soffermano a riprendere uno sconsolato Clarkson, appiedato (dopo un altro problema, legato al surriscaldamento del motore), mentre arranca sulla pista vuota, alla fine della giornata. Dopo aver criticato anche il prezzo di 92.000 GBP (ca 105mila euro) della “strabiliante” ed “eccezionale” vettura, la trasmissione si conclude con un pesante verdetto: “non sembra funzionare nel mondo reale”.


Tesla Roadster, auto sportiva elettrica
Tesla Roadster... a emissioni zero
Tesla ritiene che Top Gear non abbia agito correttamente nell'effettuare la prova, penalizzando il veicolo elettrico, esagerandone o riproducendone ad arte difetti o malfunzionamenti. In seguito all'episodio, Tesla Motor ha quindi chiesto a Top Gear di correggere le proprie dichiarazioni, attraverso una puntata “di riparazione”. Non essendo state soddisfatte le richieste, ieri Tesla Motors ha citato in giudizio gli autori del programma.

Come finirà il contenzioso? Staremo a vedere. L'intero test-drive è disponibile su YouTube (aggiornamento a gennaio 2013: ci viene segnalato che il video non c'è più, ci scusiamo per il disguido... ma c'era quando l'abbiamo inserito nel post!), come segnalato (purtroppo l'abbiamo trovato solamente in inglese, senza sottotitoli), per cui ognuno può giudicare da sé. Da parte di Top Gear per il momento nessuna dichiarazione trapela, nemmeno dal misterioso collaudatore della trasmissione, l'ineffabile Stig.


The Stig, personaggio misteriorso della serie britannica Top Gear
The Stig

lunedì 28 marzo 2011

Prezzi Gamma Alfa Romeo MiTo MY2011



È finalmente ordinabile la nuova Alfa Romeo Mi.To Model Year 2011. Ma in che cosa si differenzia, rispetto alla gamma precedente, oltre alla disponibilità del nuovo colore esterno Bronzo metallizzato presentato in anteprima al Motor Show di Ginevra qualche settimana fa?

Scopo di questo articolo è di chiarire le idee grazie ad una rapida carrellata sulle principali novità della gamma 2011 di Alfa Mi.To.

Motori

La gamma di Mi.To MY2011 rimane composta da:
  • 4 unità a benzina (1.4 78CV, 1.4 Multiair 105CV, 1.4 Multiair Turbo benzina 135CV e 1.4 Multiair Turbo benzina 170CV);
  • 2 unità turbodiesel common rail Multijet II (1.3 JTDM-2 95CV e 1.6 JTDM-2 120CV).

Qualche modifica è stata effettuata sul motore benzina “base” di Mi.To 2011, per migliorarne le caratteristiche di consumo di carburante ed emissioni. Il propulsore infatti acquisisce il dispositivo Start&Stop, il consumi del ciclo combinato passa da 5,9 a 5,6 litri/100 Km (quasi 19 Km/litro) e le emissioni passano da 138 a 130 grammi di CO2/Km. In cambio il 1.4 da 78CV deve rinunciare ad 8 valvole (passa da 16V a 8V) e al selettore Alfa DNA.

In questo modo tutta la gamma di motorizzazioni di Alfa Mi.To è ora Euro5 ed è dotata di dispositivo Start&Go di serie.

Da notare che il motore 1.4 Multiair Turbo benzina da 135CV è disponibile anche con cambio automatico Alfa TCT a doppia frizione (che permette l'innesto della marcia successiva mentre quella precedente è ancora inserita).

Motore 1.4 Multiair 135CV con cambio Alfa TCT

Allestimenti
  • Interni di Mi.To MY2011
    Progression, l'entry level (disponibile con le motorizzazioni 1.4 78CV, 1.4 105CV e 1.3 JTD 95CV), è dotato di climatizzatore di serie (nella gamma precedente era un'opzionale). La regolazione lombare del sedili anteriori non è più di serie (ma è offerta a pagamento). Il prezzo di listino delle versioni Progression parte da 15.500 Euro.

  • Mi.To MY 2011 - Posteriore
    Super, versioni di recente introduzione (offerte con gli stessi motori delle versioni Progression) hanno ora il dispositivo Blue&Me con l'ingresso Aux-In (ma il pomello del cambio non è più in pelle).
    Mantengono volante in pelle, cerchi in lega da 16'', impianto Hi-Fi con 8 altoparlanti, comandi sistema audio e telefono al volante, paraurti sportivo e calotte specchi retrovisori esterni in titanio satinato. Le versioni Super costano 650 Euro in più rispetto alle Progression, il loro listino parte quindi da 16.150 Euro.

  • Mi.To MY 2011 - Vista laterale
    Distinctive, allestimento top di gamma (disponibile con tutte le motorizzazioni ad eccezione del 1.4 Multiair 170CV, riservato alla versione Quadrifoglio Verde), offre di serie alcune novità: il climatizzatore automatico bi-zona (era manuale), fendinebbia, cruise control, sensori (posteriori) parcheggio. Oltre a ciò mantiene i cerchi in lega da 16'' con disegno sportivo, batticalcagno in alluminio, interni con plancia “Competizione”, terminale di scarico cromato. L'allestimento Distinctive costa 850 Euro in più dell'allestimento Super: prezzo di listino da 17.000 Euro.

  • Quadrifoglio Verde è l'allestimento ultra-sportivo di Mi.To, disponibile solamente con la motorizzazione 1.4 Multiair da 170CV. Mi.To QV è inoltre dotata del differenziale autobloccante Electronic Q2, che riduce il sottosterzo e migliora la guida “impegnata”. L'allestimento, disponibile con plancia nera o rossa, è dotata di nuovi sedili sportivi e mantiene inalterato l'equipaggiamento e la caratterizzazione sportiva, sottolineata dai cerchi Sport da 17'', spoiler posteriore e quadro strumenti con illuminazione bianca. Il listino di Alfa Mi.To. Quadrifoglio Verde parte da 21.000 Euro.

    Mi.To Qadrifoglio Verde - 1.4 Multiair 170CV

    I nuovi pacchetti Sport Pack completano la gamma Model Year 2011.

sabato 26 marzo 2011

Google: test su caricamento vetture elettriche wireless

Google ha spesso dimostrato di essere l'azienda più attenta a ciò che c'è di innovativo nel mondo automotive. Nessuna sorpresa, quindi, se è proprio nella sede centrale della società, a Mountain View, California, che si stanno effettuando i primi test sulle piattaforme di rifornimento Plugless Power ("Energia senza connessione") prodotte dell'azienda Evatran. Cosa sono? Dei "semplici parcheggi" che permettono di ricaricare le batterie di veicoli ibridi ed elettrici (EV, Electric Vehicle) utilizzando la carica induttiva, quindi senza l'utilizzo di cavi (con una perdita di efficienza pari a ca il 10%), mentre la vettura è in sosta. 

Evatran's Plugless Power

Il produttore, ipotizza di introdurre al mercato di massa le stazioni “di rifornimento” nel 2012. 
Le EV esistenti sul mercato di massa, come Chevrolet Volt, Nissan LEAF o quelle prodotte da'azienda specializzata Tesla Moptors  (società  fondata, peraltro, da Sergey Brin e Larry Page di Google, assieme ad altri soci), avranno bisongo di utilizzare un adattatore (il cui costo non è conosciuto) per poter essere caricate dalle piattaforme Evatran.

La perdita di efficienza, dovuta alla mancanza di cavi, è nell'ordine di circa il 10%, secondo Evatron. 

Nissan LEAF
Nel frattempo, dopo Giappone e USA, la Rivoluzione Elettrica è in atto, con lo sbarco in Europa, è più precisamente in Portogallo, Irlanda e Regno Unito, di Nissan LEAF

In Inghilterra, paese che avrà un ruolo importante nella conversione all'elettrico, le consegne sono iniziate la scorsa settimana. Il modello Nissan verrà prodotto anche nello stabilimento di Sunderland a partire dal 2013, e nello stesso anno in UK ci saranno 9.000 stazioni di rifornimento. E una parte di queste potrebbero essere stazioni ad induzione, anche grazie ai test effettuati da Google. In questo panorama l'Italia e i produttori italiani sembrano segnare il passo: a quando un'Alfa Romeo totalmente elettrica (o quanto meno ibrida...)?

100% Electric, EV Tesla Model S

giovedì 24 marzo 2011

Nissan LEAF in UK: iniziate le consegne per i primi clienti dell'elettrico al 100%

Sono partite questa settimana in Gran Bretagna le consegne della vettura Auto dell'Anno 2011: la Nissan LEAF. Per la prima volta nella storia una vettura interamente elettrica può vantare un simile blasone, è il segno di un cambiamento epocale nel mondo dell'auto. Il Regno Unito segue Giappone, USA, Irlanda e Portogallo. Il programma di consegne è stato purtroppo influenzato dal cataclisma che ha colpito il Giappone, unico Paese produttore, al momento attuale.

Toyota LEAF

In Inghilterra sono 26 le concessionarie con mandato EV (Electric Vehicles), dotate di punti di ricarica veloce, in grado di ripristinare l'80% della carica di LEAF in 30 minuti. Entro la fine del 2013 saranno 9.000 i punti di ricarica, nello stesso anno inizierà la produzione locale di LEAF nello stabilimento britannico di Sunderland. Il target di clienti del modello si preannuncia piuttosto vario, visto che le prime due persone a guidare la propri LEAF sono un'ingegnere ed un DJ.

La parola “leaf” (“foglia” in inglese) in questo caso è un acronimo per “Leading, Environmentally friendly, Affordable, Family car”, ovvero una spiegazione del concept del veicolo: si tratta di una vettura vettura leader (è la prima nel suo genere), adatta a tutte le tasche (almeno a detta di Nissan: in UK il prezzo è di 25.990 GBP, al netto degli incentivi governativi di 5.000 GBP, circa 29.600 Euro), per famiglie (è a 5 posti) ed amica dell'ambiente (è elettrica al 100%).

Nissan LEAF, capace di raggiungere i 145 Km/h di velocità massima e di accelerare da 0 a 100 in 9,9 secondi (quest'ultimo è un dato ufficioso), è accompagnata dallo splendido “commercial” che ha per protagonista un orso. La dotazione della vettura è estremamente ricca, a partire dal condizionatore automatico con filtro antipolline, fino al navigatore satellitare. L'unico opzionale (secondo il sito italiano di Nissan) è il cavo per la ricarica rapida.

Il sito di Nissan UK (nissan.co.uk) suggerisce che il costo di “un pieno”, che corrisponde ad una di 109 miglia (equivalente di ca 175Km), è di circa 1,3 GBP, cioè molto meno di un euro e mezzo, a patto che la carica venga effettuata di notte utilizzando le tariffe più basse (il consumo è di circa 30,3456 kWh, misurato secondo il metodo NEDC – New European Driving Cycle). L'equivalente del costo di un litro di carburante, con i tempi che corrono...


Un'Alfa Romeo da 900cc?

Secondo alcune indiscrezioni, Alfa Romeo si appresterebbe ad introdurre il propulsore Multiair da 0,9 litri su Mit.To, nella versione da 105CV (mentre su Punto Evo verrebbe montata la versione da 85CV).


Certo che un'Alfa da 900cc (o una bicilindrica) non s'era mai vista!

lunedì 21 marzo 2011

Ferrari FF: è già un successo, a poche settimane dal debutto. Qual è il suo segreto?

Presentata solamente pochi giorni fa al Salone dell'Auto di Ginevra, la Ferrari FF ha già esaurito la produzione dell'intero primo anno. Chi ordina la propria vettura ora, la vedrà consegnata a partire dalla seconda metà del 2012.


Si tratta di un modello estremamente innovativo e coraggioso, dal look (e dalla praticità) tipici di una Station Wagon: bagagliaio capiente (450 litri sono un dato da vettura di famiglia), sedili posteriori abbattibili (il che può portare la capienza a 800 litri), grande spazio interno.

Il tutto condito da un motore V12 da 660CV, con una cilindrata di 6,3 litri, dalle performance strepitose (3,7 secondi per accelerare da 0 a 100 Km/h e 335 Km/h di velocità massima) e dalle emissioni particolarmente contenute (360 grammi per Km, rispetto ai 470g/Km della 612 Scaglietti, seppur dotata di un propulsore di “soli” 5,75 litri e 540CV).

La Ferrari FF (acronimo di Ferrari Four) sostituisce la 612 Scaglietti ed è la prima Ferrari di sempre ad avere la trazione integrale. La FF pesa 1.790Kg, esattamente come la Scaglietti, nonostante si tratti di una vettura più grossa, più spaziosa e sia dotata della trasmissione 4x4. Il risultato è stato raggiunto attraverso lo sviluppo – durato più di 10 anni – di una trasmissione estremamente leggera (circa 45 Kg), al suo debutto.


Insomma la Ferrari FF è un miracolo di stile ed ingegneria, da qualunque parte la si guardi, ecco il perché del suo successo. La salita produttiva raggiungerà il suo apice di 70 unità al mese a partire dal mese di giugno, le unità prodotte in un anno saranno 800. Sembra però che non saranno sufficienti a soddisfare tutti i potenziali clienti, che hanno qualcosa di più di ¼ di miliardo di euro in tasca.

Fiat Punto 150°: 9.900 Euro e tutto (veramente) compreso.

Continua la politica di Fiat Group Automobiles – voluta dall'AD Andrea Formicadell'arricchimento dei modelli e dell'utilizzo del “prezzo vero”. Si tratta di una strategia – iniziata con le versioni MyLife – che sta portando dei risultati importanti, in un momento difficilissimo per il mercato italiano dell'auto.

È previsto per il mese di aprile il lancio del nuovo allestimento di Fiat Punto tutto dedicato al 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia, che segue l'introduzione del prezzo vero sulla gamma Alfa Romeo Mi.To e 159, attraverso le versioni “Super”.


Si tratta di un allestimento che al “prezzo vero” di 9.900 Euro propone una versione completa di praticamente tutti gli accessori immaginabili – una vera full optional – a partire dal climatizzatore fino ai cerchi in lega leggera, dal dispositivo stop&start all'impianto audio dotato di radio, lettore CD ed MP3.



Fiat Punto 150° si distingue per alcune caratteristiche estetiche specifiche: la griglia a nido d'ape, i cerchi in lega leggera in tinta alluminio e titanio brunito, fendinebbia, colore metallizzatoAzzurro Italia” e badge celebrativo “Italia 150”, con bandiera tricolore, visibile sul montante centrale.



Fiat Punto 150° è disponibile in una gamma di motorizzazioni estremamente variegata. Sono infatti sette le combinazioni propulsore/alimentazione offerte: due benzina (1.2 da 69CV e 1.4 da 77CV), due bi-fuel a doppia alimentazione (1.4 Natural Power da 70/77CV benzina/metano e 1.4 EasyPower da 77CV benzina/GPL) e un diesel multijet common rail (1.3 Multijet II da 75CV).


venerdì 18 marzo 2011

Addio a Vittorio Ghidella, l'uomo che sapeva costruire le automobili.

Aveva compiuto 80 anni da poco, l'Ing. Vittorio Ghidella, scomparso qualche giorno fa a Lugano, dove viveva quasi in esilio da diversi anni. Una figura invisa ai vertici Fiat che presero in mano l'azienda alla fine degli anni '80, ma che sapeva fare una cosa dannatamente importante, nel mondo dell'auto: costruire modelli di successo. E non sono in molti a saperlo fare.

L'Ingegnere arrivò alla Fiat nel '79,alla fine di un periodo difficilissimo, segnato dagli anni di piombo, e fu in grado di rilanciare la fabbrica torinese, grazie ad alcuni modelli di grande successo. All'uscita di Ghidella, nel 1988, Cesare Romiti – il suo principale detrattore e Amministratore Delegato del Gruppo Fiat – prese in mano le redini di Fiat Auto, per poi consegnarle a Paolo Cantarella, ed iniziare un periodo di continuo declino – con l'esclusione di pochi modelli – segnato da alcuni dei veicoli più bistrattati nella storia Fiat: Lancia Delta 2a Serie, Fiat Bravo e Brava, Fiat Marea e Lancia Kappa e Thesis.

Ghidella, invece, firmò alcuni fra i più grossi successi del marchio Lancia: la prima Delta che – a quasi 20 anni dall'uscita dal mercato – è ancora oggi conosciuta in tutto il mondo, grazie ai successi rally di 4WD e Integrale, e la Lancia Thema il cui nome è stato rispolverato in tempi recentissimi, per la nuova gamma Chrysler-Lancia visto il successo che ebbe in tutta Europa, raggiungendo le 360mila unità vendute. In seguito la Lancia iniziò la progressiva ritirata, a partire dalla rinuncia alla guida a destra.

Anche la Fiat Uno era nata come modello della marca Lancia, come è stato rivelato qualche mese fa a Quattroruote da Gian Mario Rossignolo, allora a capo del marchio (e oggi alla guida del progetto De Tomaso), ma poi diventò una vettura Fiat e segnò la strada per il modello di maggior successo del marchio Torinese: la Punto.


Altri modelli sviluppati nel periodo di Ghidella, furono la Fiat Croma (facente parte di un progetto congiunto con Thema, Alfa Romeo 164 e SAAB 9000) e la Y10, commercializzata con il marchio Autobianchi in Italia e Lancia all'estero, vettura che supero il milione di esemplari prodotti. Fiat Croma, prodotta fra il 1985 e il 1996, non venne più sostituita dal management Fiat, che lasciò a Marea (soprattutto alla versione SW, denominata Weekend) il compito di prendersi cura dei clienti del segmento D alto, con dei risultati poco soddisfacenti, soprattutto all'estero.  


lunedì 14 marzo 2011

Giappone: Produzione auto in ginocchio

La difficilissima situazione della produzione automobilistica delle Case nipponiche appare – come era prevedibile – nei titoli del notiziario flash del mattino First Shift (“prima marcia”), di Automotive News. Sembra di stare ad ascoltare un bollettino di guerra. Uno degli effetti del terribili terremoto di magnitudo 8,9 (ma potrebbe rivelarsi addirittura di scala 9,0) della scala Richter e conseguente tsunami è stato, infatti, il blocco della produzione di automobili in Giappone. E non solo.



Tutti e 7 i principali produttori giapponesi hanno prolungato la chiusura dei propri stabilimenti. Nel corso della settimana entrante Le conseguenze del cataclisma hanno interrotto la catena degli approvvigionamenti, creando una situazione di carenza di parti meccaniche, il che ha provocato uno stop della produzione, alla fine dell'effetto domino. Basta infatti la mancanza di un pezzo o due, e il veicolo non può essere completato. Alla mancanza di parti, si somma la scarsità di energia, visto che diverse centrali – comprese, ahimè, alcune nucleari – sono state danneggiate dal terremoto, le linee sono state interrotte in diversi punti.



Oltre a ciò, almeno 2.300 veicoli Nissan e Infiniti sono andati distrutti dall'onda anomala, mentre erano in attesa di venir trasportati negli show-room giapponesi e statunitensi. Secondo alcuni analisti, sembrerebbe che la mancanza di parti da parte dei fornitori possa influire anche sulla produzione di automobili giapponesi persino negli USA.

Nella zona più colpita dal sisma e tsunami operano un centinaio dei fornitori di Honda (e con 44 dei quali il produttore non è neppure in grado di mettersi in contatto), il che ha provocato la sospensione della produzione almeno fino al prossimo fine settimana. Questo causerà una perdita di produzione pari a 16.600 unità.

Le fabbriche Toyota saranno ferme fino a mercoledì, come minimo, così come quelle di Mazda (nonostante la base delle operazioni sia a ovest), Subaru e Suzuki. Nissan ha chiuso uno stabilimento di motori e 4 degli impianti di assemblaggio. Mitsubishi è ferma fino a domani. Difficile prevedere fino a quando perdurerà la situazione, ma è certo che il ripristino della produzione industriale (e tutto ciò che ne consegue) sarà un segnale importante per dimostrare che il popolo giapponese sarà stato in grado di superare la più difficile crisi dalla fine della II Guerra Mondiale e – una volta tanto – tutto il mondo “tifa” Sol Levante.

giovedì 10 marzo 2011

Quanto sono “Super” le nuove versioni Alfa Romeo?

In casa Fiat Group Automobiles continua l'offerta di prodotti estremamente ricchi a prezzi accessibili al grande pubblico (in attesa di vere e proprie auto novità), secondo la ricetta del “prezzo vero”. Questa filosofia di prezzo, lanciata sui modelli Punto Evo e Panda del marchio Fiat denominati “MyLife”, è stata recentemente estesa anche ad Alfa Romeo.



Nel caso del marchio del biscione le cui versioni “arricchite” si chiamano “Super”. Come per Fiat, si tratta di versioni di poco più care delle versioni d'attacco, ma con una serie di contenuti importante. In parole povere, la lunga lista di opzionali – che ora sono di serie – vengono a costare molto meno e offrono un grosso vantaggio al Cliente.



Alfa Mi.To. MY 2011: la versione Super di Mi.To. si posiziona a metà strada fra Progression e Distinctive, offrendo di serie una pacchetto di contenuti molto interessanti.


Sono infatti di serie sulla gamma Super: cerchi di lega da 16", calotte degli specchietti in Grigio Titanio, climatizzatore, sistema Blue&Me, impianto audio Hi-Fi con lettore Mp3 e 8 altoparlanti, volante in pelle con comandi per radio e telefono. Nella versione d'attacco – la Mi.To 1.4 78cv – il prezzo della versione Super è di 13.500 Euro. È disponibile anche nelle motorizzazioni Multiair e JTD-m. Ma, attenzione, il 15 marzo i listini di Mi.To. aumenteranno, bisogna quindi affrettarsi per ottenere i prezzi comunicati.


Alfa 159 MY 2011: l'allestimento Super è disponibile sia per 159 Berlina che per Sportwagon. Prevede: calotte degli specchi satinate, cerchi di lega leggera da 17”, navigatore integrato con cartografia europea, cruise control, climatizzatore automatico bizona, sensori di parcheggio posteriori, Blue&Me con vivavoce Bluetooth, volante in pelle multifunzione. Motorizzazione: 2.0 JTDm da 136cv Euro5. Prezzi: 23.700 Euro per la versione Berlina, 24.900 Euro per la Sportwagon.


domenica 6 marzo 2011

Lamborghini Aventador: un nuovo modello per portare il marchio in attivo.

In seguito al record di vendite dell'anno 2008 (2.430 vetture vendute, +10% in Italia), Lamborghini ha inanellato 2 anni di forte calo delle vendite, nonostante la grande crescita in Cina del 2010 e nonostante lo sforzo di creare sempre nuove versioni della gamma disponibile, ovvero Gallardo e Murciélago, nelle versioni coupé e spider.

E l'anno in corso non è iniziato nel migliore dei modi. In gennaio 2011 l'unica voce in negativo dell'intero Gruppo Volkswagen è quella delle vetture di nicchia, dove – peraltro – Lamborghini è in ottima compagnia: Bugatti e Bentley. In Italia le vendite dei primi due mesi del 2011 si sono più che dimezzate, a febbraio da 15 sono diventate 4. Anche negli Stati Uniti, dove la ripresa del settore auto è una realtà, il marchio sportivo segna il passo. A febbraio 2011 praticamente tutti i costruttori di vetture sportive migliorano la propria performance: Ferrari +10,8%, Maserati +52,9%, Porsche +16,2%, mentre Lamborghini (-26,1%) è in netto calo.

Lamborghini Aventador
Lamborghini Aventador


Insomma era proprio ora che la casa di Sant'Agata Bolognese, che dal 1998 fa parte della famiglia Volkswagen AG, presentasse un modello nuovo (e non si accontentasse di tamponare le perdite con serie speciali dei modelli disponibili), una vera novità.

Particolare posteriore
E che modello: si tratta della più potente Lamborghini di sempre, dotata di un V12 di 6,5L con 700 CV di potenza e coppia di 690 Nm. Il tutto gestito da un cambio robotizzato ISR a 7 rapporti (in grado di inserire ogni singolo rapporto in 50 millesimi di secondo) e montato su un un telaio in fibra di carbonio (CFRP) con peso ridottissimo (il peso totale risulta essere di 1.575 Kg, con un rapporto peso potenza di 2,52 Kg/cv) e rigidità torsionale elevatissima. Tutto ciò permette alla 2 posti a trazione integrale di raggiungere prestazioni considerevoli: velocità massima 350 Km/h, accelerazione da 0-100 Km/h in 2,9 secondi.

Cofano motore trasparente
Naturalmente la tradizione di Casa Lamborghini, che battezza ogni proprio modello con il nome appartenuto ad un toro, permane. Anche Aventador era un toro, proveniente dalla famiglia di don Celestino Quadri Vides, che ricevette il "Trofeo de la Peña La Madroñera" per aver dimostrato grande coraggio nel combattimento nell'arena di Saragozza, nell'ottobre del 1993.

Aventador verrà commercializzata con la carrozzeria coupé (nome in codice LB834) a partire dalla prossima estate. A distanza di un anno sarà la volta del modello LB835, ovvero della versione roadster (o cabrio che dir si voglia).


www.aventador.com
Il prezzo base dovrebbe aggirarsi attorno ai 255.000 euro (al netto di tasse ed IVA). Gli interessati (pare che una cinquantina di acquirenti abbiano già ordinato la propria vettura) potranno configurare il veicolo richiesto sul nuovo sito Internet dedicato ad Aventador per arricchirlo in base ai gusti, portare il prezzo finale sopra i 300mila Euro (questo è l'obiettivo) e contribuire alla rinascita di Lamborghini.


Lamborghini Aventador in pista
In pista

venerdì 4 marzo 2011

Social Net Wall pubblica nuove foto di Alfa 4C direttamente da Ginevra.

Per chi non ne ha mai abbastanza (di 4C), segnaliamo un nuovo set di foto sul sito Social Net Wall di Alfa Romeo.
Non sono immagine create in studio, ma fatte in "presa diretta".



Mercato auto Italia febbraio 2011: pochi vincitori, tanti sconfitti.

Il dato totale del mercato è piuttosto sconfortante: febbraio 2011 -20,49%, primi due mesi 2011 (gennaio-febbraio) -20,45%. A guardare i volumi (gennaio+febbraio: 325.279 immatricolazioni) sembrano gli stessi dati di inizio 2009 (quando le immatricolazioni furono 324.780), quelli che poi portarono agli eco-incentivi, la cui coda si trascinò fino al primo trimestre 2010.

Se non appariranno dei segnali di miglioramento, ci si potrà attendere uno scenario apocalittico: ovvero un 2010 senza la minima influenza degli incentivi (che come detto contribuirono a mantenere il primo trimestre sufficientemente alto). Un disastro. Non a caso l'UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) prevede un 2011 a 1.850.000 immatricolazioni. Un minimo storico che non si vede da decenni, in Italia.

Per quanto riguarda i gruppi automobilistici in lizza, i risultati di Fiat sono negativi, ma c'è chi sta peggio e non mancano i segnali positivi. In ogni caso le case straniere sono messe meglio (-17,36%), quelle nazionali molto peggio (-27,08%). Vediamo più da vicino i dati dei principali gruppi.



Gruppo Fiat – Il dato dei due mesi è di -27,32%, sono più di 35.000 le unità perdute rispetto all'anno precedente, nonostante il contributo di Alfa Romeo (+30,87%, +3.000 unità). Unica buona notizia da Fiat è il sorpasso di Fiat 500 nella Top Ten delle vetture più vendute a danno di Ford Fiesta, che nel bimestre è però sempre terza. A febbraio il podio è quindi tutto Fiat: Punto 10.709, Panda 9.385, 500 6.180. A dimostrazione che i problemi del marchio torinese sono, al solito, nei segmenti medio-altri (i buoni risultati di Alfa Giulietta sono quindi doppiamente una buona notizia).


Gruppo Volkswagen – Grande tenuta del colosso germanico (il cui boss – Piëch – afferma di poter quadruplicare le vendite di Alfa Romeo, se questa venisse ceduta a VW), che perde solo il 4,96% (2.190 pezzi). In realtà il marchio Volkswagen è a -11,90%, ma AUDI (+2,39%), Škoda (+8,66%) e – soprattutto – SEAT (+24,52%) contribuiscono ad attenuarne gli effetti negativi.


Gruppo PSA – Il Gruppo perde il 32,56%, Citroën il 32,82%, Peugeot -32,29%. Grande coerenza, ma pessimi risultati. Ford – Con un -29,80% anche Ford entra di diritto nella lista dei vinti. Il calo del modello di punta, Fiesta, è un pessimo sintomo. Gruppo GM – La perdita è limitata, -8,15%, Opel riporta un -4,23% (che di questi tempi, sembra quasi un valore positivo). Il dato di gruppo è inficiato da Chevrolet, le cui performance (-21,91%) sono di poco peggiori di quelle del mercato. Gruppo Renault – Disastro: -38,74, Renault -40,93%, Dacia -30,04%. Gruppo Toyota – Bene: -10,34%. Lexus -12,37%, Toyota -10,32. Gruppo Daimler – Totale: -2,62. SMART -8,45%, Mercedes +0,58% (segno positivo, per quanto striminzito)


Gruppo Nissan – Molto bene: +14,53%, dato dal marchio Nissan (+13,94%) e Infiniti (+180%, seppur su volumi infinitesimali). Contribuiscono in maniera massiccia al buon risultato i crossover: Qashqai va sempre bene (pur non essendo più una novità auto), Murano si è arricchita delle versioni diesel, Juke sembra riscuotere un buon successo.

Gruppo BMW – Esce da un anno record (1.460.000 vetture vendute nel 2010) e continua con lo stesso ritmo - e un altro record - nel 2011: 210.000 unità nei primi due mesi. Anche nel depresso mercato italiano, i risultati sono più che positivi: BMW +4,51%, Mini +12,42%, totale Gruppo BMW: +6,25%.