lunedì 28 febbraio 2011

Alfa Romeo 4C: le immagini definitive?

Se non proprio definitiva, l'immagine pubblicata da Autonews.com, che a sua volta dice di averla ottenuta dal settimanale Quattroruote, dovrebbe essere molto simile alla vettura che verrà svelata allo stand Alfa Romeo al salone di Ginevra, martedì prossimo. Si tratta di una concept car, che dovrà poi dar vita ad Alfa 4C, in produzione alla fine del 2012, in versione coupé e cabrio.


La vettura descritta da Automotive News Europe si inspirerebbe solo parzialmente all'Alfa 8C Competizione, ed avrebbe molto di più in comune con la Alfa 33 Stradale (derivata dalla Alfa Romeo Tipo 33 da corsa), lanciata nel 1967 e prodotta in solo 18 unità. Anche nel caso della 33 Stradale, si trattava di una berlinetta a motore posteriore, dotata di un propulsore 2,0L V8 da 230cv, derivato dalla 33 da corsa.



La vettura, grazie ad un telaio particolarmente leggero, disporrebbe di un rapporto peso potenza particolarmente favorevole di 3,5Kg/cv. Per un rapido confronto, ANE ricorda che Porsche Cayman, nella versione più spinta (la Porsche Cayman S), offre un rapporto di 3,98Kg/cv, visto che i 320cv a disposizione si trascinano una massa di 1.275Kg. Alfa 4C, invece, punta ad una massa complessiva di 850Kg (il peso di un'Alfasud, per intenderci), con un propulsore 1750 Tbi ad iniezione diretta di benzina, da 250cv (lo stesso motore ha una potenza massima di 235cv sul modello Alfa Romeo Giulietta).

Sarà questa la versione finale di 4C? Tra 48 ore la risposta definitiva.

Le novità del Salone dell'Auto di Ginevra (part III): i francesi.

Il Salone di Ginevra è alle porte, le giornate del 1-2 marzo saranno riservate alla stampa, dal 3 marzo in poi la kermesse sarà aperta al grande pubblico. L'81.a edizione del motor Show risulta essere particolarmente ricca, rappresenta una specie di rinascimento, dopo i tempi bui della crisi 2008-2009. Dopo aver dato un'occhiata alle novità auto che verranno presentate dai marchi italiani e da quelli tedeschi, veniamo alle anteprime targate Francia.

Citroën – La sorella maggiore Citroën DS3 – la DS4 – verrà rivelata per la prima volta a Ginevra, in attesa della commercializzazione prevista per maggio 2011. Si tratta di un cross-over, a metà strada fra il coupé e il MPV. Anche DS5 potrebbe fare la sua apparizione a Ginevra, come concept car, in attesa di venire presentato ufficialmente a Francoforte. Una futura berlina ibrida di grosse dimensioni, che competerebbe con i marchi di lusso in Cina e che potrebbe chiamarsi DS9: questo potrebbe essere il destino di Citroën Metropolis, un'ulteriore evoluzione della concept car presentata allo Shanghai World Expo 2010.



Peugeot – Il marchio del Leone, reduce da un anno da record, introdurrà la nuova gamma di 308 restyling, una serie speciale denominata “Asphalt” di RCZ e 3008 Hybrid4, primo ibrido-diesel al mondo, in vendita nel prossimo futuro. Special Guest dello stand Peugeot sarà Peugeot 908 HDi, che – con il suo motore 3,5L V8 Hdi e 550cv – si proverà a conquistare il campionato Intercontinental Le Mans Cup e la 24 Ore di Le Mans.



Renault – Nuovo family feeling per il crossover tutto muscoli denominato Captur (con motore bi-turbo diesel 1,6L 160cv e CO2 <100g/Km). A fianco di Renault Captur ci sarà un'altra concept car, delle dimensioni di una Renault Scénic.


Le Novità Del Salone Dell' Auto Di Ginevra (part II): I Tedeschi.

Dopo la carrellata di vetture provenienti dall'Italia, ora è la volta della Germania. Mentre gli italiani hanno degli ottimi propositi per il futuro, BMW esce già da una anno record, Audi sta facendo man bassa in Cina e Volkswagen affronta il 2011 più forte che mai, avendo superato i 7 milioni di veicoli venduti. Mentre Fiat e Alfa Romeo devono ancora iniziare la loro avventura statunitense, i costruttori tedeschi sono già consolidati negli USA. Ecco le novità del Motor Show.

Opel – Opel presenterà: Zafira Tourer Concept, Opel Ampera (un'ibrida plug-in, sorella di Chevrolet Volt), nonché una city car più piccola di Smart ForTwo, simile ad E-NV (Electric Networked Vehicle), presentato da GM al Shanghai World Expo dello scorso anno.



Audi – La Casa di Ingolstadt presenterà una concept car ed un modello, entrambi appartenenti alla famiglia A3. La Audi A3 Concept, che darà vita ad un nuovo modello sportivo prodotto a Győr (Ungheria) a partire dal 2014, e la RS3 Sportback a 5 porte, punta di diamante della gamma A3 e possibile antagonista di BMW M1 coupé. In comune i due veicoli hanno il propulsore, un 5 cilindri ad iniezione diretta di benzina da 2,5L e 340 CV.



BMW – Il marchio bavarese ha appena lanciato il nuovo sub-brand BMW i, nella cui gamma è presente il roadster Vision ConnectedDrive. Ci dovrebbe essere poi il prototipo d'auto elettrica ActiveE, su base Serie-1 coupé.



Mercedes-Benz – Allo scopo di svecchiare ulteriormente la gamma e di attrarre un maggior numero di giovani, Mercedes presenta le sportive Classe C coupé e SLK. La prima sostituirà la meteora CLC, e dovrebbe rinverdire i fasti di CLK, la seconda – terza generazione di SLK – erediterà in parte il design sportivo di SLS AMG e della nuova CLS.



Porsche – Al centro dell'attenzione la Panamera S Hybrid, dotata di un V6 di 3,0L (origine Audi), che le permetterà di coniugare prestazioni da supercar (270 Km/h, accelerazione 0-100 in 6” netti), con consumi (6,8 l/100Km) ed emissioni (158 g/Km di CO2) estremamente contenuti.



Volkswagen – In linea con i bellicosi piani di conquista della posizione numero 1 al mondo, VW ne farà vedere di tutti i colori. Italdesign Giugiaro – nuovo acquisto dei tedeschi, dotato di un proprio stand – presenterà due concept, che definiranno le linee future di VW. A queste si affiancheranno la Volkswagen Golf Cabrio, il face-lift di Tiguan e una concept car minivan.


giovedì 24 febbraio 2011

Spyker sacrificata per salvare SAAB.

Spyker, il peculiare produttore di vetture sportive costruite a mano, che nel 2007 partecipò al Campionato di Formula 1 (e che diede poi vita alla Force India F1), si è trovato di fronte ad un dilemma con una sola via d'uscita. Per salvare il marchio SAAB, acquisito circa un anno fa da General Motors Co., dovrà cedere il marchio Spyker alla CCP Global Holdings Ltd. di Coventry (Inghilterra), il cui proprietario – il magnate russo Vladimir Antonov – in passato è stato l'azionista di maggioranza.

Antonov – i cui collegamenti con la criminalità organizzata sembrano essere stati comprovati dai Servizi Segreti Svedesi (Säpo) – ha infatti dovuto cedere il 29,9% di Spyker Cars, su richiesta di GM, prima che la trattativa per la cessione di SAAB andasse a termine. L'acquirente (Tenaci Capital BV) è una società controllata da uno dei due fondatori di Spyker: Victor Muller.

La cessione permetterà a Victor Muller di concentrarsi su SAAB, la cui gamma subisce un rinnovamento completo, partendo dalla 9-5 (già in vendita), passando dalla nuova 9-4X nel corso del 2011, in attesa della nuova “all SAAB” 9-3 nel 2012. Sicuramente un compito non facile, quello di riportare in quota un marchio quasi in caduta libera. Un aiuto verrà dalle collaborazioni esterne, prima fra tutte la fornitura di motori BMW.



Per quanto riguarda la Spyker, anche quest'operazione non sarà semplice. Se non avete mai visto una Spyker per strada, non preoccupatevi: nel corso di tutto il 2009 (ultimo dato disponibile) ha venduto 36 vetture. Non è così popolare, anche perché i prezzi superano abbondantemente i 200.000 euro. 

Quindi, se volete vederla, dovete probabilmente accontentarvi di qualche film (“La Pantera Rosa” del 2006, “Rogue – Il Solitario” o Basic Instinct 2, dove Sharon Stone guida una C8 Laviolette) oppure guardare il test drive di Top Gear. L'azienda è in perdita dal 2004, ovvero da quando ha venduto le prime azioni (probabilmente in perdita lo è sempre stata).



Ma sarebbe poco corretto non credere nel futuro di questo marchio, visto che il motto dell'azienda - come riportato anche sulla C8 Aileron Spyder – è “Nulla tenaci invia est via” (“Per il tenace, nessuna strada è impraticabile”).


mercoledì 23 febbraio 2011

Le novità del Salone dell'Auto di Ginevra (part I): gli italiani.

Sembrerebbe che il Motor Show di Ginevra 2011 voglia segnare la fine dei tempi bui dell'automobile e un ritorno ai fasti del passato. Il 2010 di è chiuso in netta ripresa dopo la crisi del 2008-2009, le case automobilistiche guardano al futuro con grande ottimismo, prefiggendosi obiettivi estremamente ambiziosi. Fra queste Volkswagen AG (v. novità tedesche) punta al primo posto nella classifica dei produttori (e quindi superare i 10 milioni di auto vendute) entro il 2018, il Gruppo Fiat-Chrysler nel 2014 vuole raggiungere i 6 milioni di vetture (partendo dai 3,6 milioni di auto vendute nel 2010), anche grazie ad un grosso contributo di Alfa Romeo.

Quali saranno le armi a disposizione dei Gruppi Automobilistici? Molte di queste le vedremo a Ginevra, alcune già pronte per la commercializzazione, alcune in forma di concept cars. Ecco una rapida carrellata di quelle che saranno le novità, divise per provenienza, partendo dall'Italia.

Alfa Romeo – Il marchio del biscione dovrebbe portare al Motor Show una delle vetture più eccitanti da molto tempo a questa parte: la 4C GTA. Un ritorno alla trazione posteriore con un telaio estremamente innovativo, per una coupé/cabriolet a portata di molte tasche. Insomma: un Duetto Spider del 21.o secolo. Molti sono gli esercizi stilistici che tendono ad indovinarne la linea, ma questa verrà svelata solo la prossima settimana.



De Tomaso – Ritorna un marchio dalla storia tormentata, dopo 7 anni di oblio. Il concept del nuovo modello – un cross-over 4x4 da oltre 100mila Euro – si chiama SLC (acronimo di Sport Luxury Car). La produzione (che potrebbe avvenire a Termini Imerese) è prevista per il prossimo anno.

De Tomaso SLC


Ferrari – La novità del marchio di Maranello si chiama FF (Ferrari Four) ed è il primo modello a trazione integrale. Oltre a ciò, è dotato di una linea che può ricordare una station-wagon, con un bagagliaio insolitamente spazionso. Sostituirà la Ferrari612 Scaglietti, rispetto la quale sarà più potente e più parca in termini di consumi ed emissioni. Il tutto a circa 250.000 Euro.

Ferrari FF


Fiat – Il 2011 sarà un anno interlocutorio, in attesa di un 2012 decisamente più ricco, a partire dalla Nuova Panda Made in Italy. Unica novità: Fiat Freemont, di derivazione Dodge Journey, un 7-posti che sostituirà il non fortunatissimo Ulysse.

Fiat Freemont


Lancia – È un momento importante per il marchio di Fiat Group Automobiles: debuttano Ypsilon (per la prima volta anche con 5 porte) e la nuova gamma Lancia-Chrysler. Mentre i lancisti già storcono il naso, si attende la reazione del grande pubblico.

Lancia Thema 2012


Lamborghini – La casa di Sant'agata Bolognese (Guppo Volkswagen) scoprirà il modello che andrà a sostituire la Murcielago, che dovrebbe chiamarsi Aventador. Molte le anticipazioni – vere o false – fra cui la foto “rubata” da un lettore di Quattroruote.

Lamborghini Aventador


martedì 22 febbraio 2011

Nasce 'i', un elettrizzante nuovo sub-brand del Gruppo BMW.

A poco più di una settimana dall'inizio del Motor Show di Ginevra, BMW ha presentato ieri – nel corso di una conferenza stampa online - un piano da 400 milioni di Euro, che prevede una serie di nuovi modelli a basso impatto ambientale (sia nell'alimentazione che nella fase di produzione dei veicoli).

Mentre in Italia sono in molti a dimostrare il proprio scetticismo nei confronti delle vetture alimentate elettricamente, negli USA le vetture ibride ed elettriche potrebbero avere un grosso sviluppo nei prossimi anni, soprattutto in alcuni stati, come la California (dove la presenza BMW è massiccia). A menare le danze il Responsabile Vendite e Marketing, e membro del CdA, Ian Robertson (ex-CEO di Rolls-Royce), il quale ha svelato logo e claim della nuova gamma di BMW: una lettera 'i' e la frase 'Born Electric', già utilizzati nello specifico sito Internet di BMW i.

Cella ad alta resistenza realizzata con un nuovo materiale plastico rinforzato con fibra di carbonio (CFRP) e ampio utilizzo di alluminio, pesi contenuti, questa sono alcune delle caratteristiche dei modelli sviluppati da BMW, a partire dal 2007. Per quanto riguarda la produzione, si parla di riduzione del 50% del fabbisogno di energia elettrica, del 70% di acqua e utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili al 100%.



Le prime vetture a portare il nuovo nome saranno lanciate nel corso del 2013. La 'BMW i3', una city car a quattro-posti lunga circa 4 metri (precedentemente conosciuta come MCV, o Mega City Vehicle), e la 'BMW i8', una ibrida sportiva derivata dalla Vision EfficientDynamics (dotata di motore turbodiesel da 1,5L da 163cv e 290Nm, supportato da un motore elettrico da 34cv e 290Nm) presentata al Salone di Francoforte.



La corsa all'elettrico è ormai iniziata: i concorrenti europei – e Fiat Group Automobiles fra questi – saranno in grado di affrontare le sfide proposte dalla concorrenza?



lunedì 21 febbraio 2011

Nasce BMW i.

Nasce oggi un nuovo sub-brand nella famiglia BMW, dedicato alle vetture elettriche. Le prime vetture a portare il nuovo nome sono la “i3” (precedentemente conosciuta come MCV, o Mega City Vehicle), e la “i8”, derivata dalla Vision EfficientDynamics (dotata di motore turbodiesel da 1,5L da 163cv e 290Nm, supportato da un motore elettrico da 34cv e 290Nm) presentata al Salone di Francoforte.

Entrambe verranno lanciate nel 2013.

BMW Mega City Vehicle

Connessione auto e fertilità: una teoria controversa.

Le prove di questa correlazione vengono raccolte in un documentario girato nel paesino di Gisburn, Lancashire, contea del nord dell'Inghilterra. In questo sperduto villaggio di 506 anime (secondo il censimento del 2001), vuoi a causa del clima, vuoi a causa delle caratteristiche caratteriale degli indigeni, l'atmosfera è permanentemente uggiosa e – quindi – non favorevole all'incremento della fertilità. Il regista del filmato è Henry-Alex Rubin, già nominato all'Oscar per il suo documentario Murderball (2005), sull'ambiente della paraolimpiadi.

Tutto vero? Niente affatto. O meglio, Gisburn esiste, il clima è quello che è, gli abitanti sono un mezzo migliaio, ma studio e documentario (o – per meglio dire – mockumentary) fanno parte di un innovativa campagna pubblicitaria di Renault UK e dell'agenzia di advertising Publicis, dal titolo The Mégane Experiment. Che come trigger utilizza l'incomprensione fra popoli diversi e la sviscerata avversione che gli inglesi provano nei confronti dei francesi. Il tutto in chiave estremamente divertente.

Questa atavica antipatia trova un bersaglio ideale nel francese Claude, di Mentone (cittadina della Provenza), che viene inviato nel lontano Lancashire, per capire il perché dell'assenza di Renault Mégane (figuriamoci, lui ne possiede 21!), ristoranti di pesce e fertilità (non necessariamente in quest'ordine). Come un “Borat francese con un cuore”, Claude insisterà nella sua ricerca, pur trovando notevoli difficoltà ad accattivarsi l'amicizia dei locali (per usare un eufemismo) e scoprirà ben presto che ai cittadini di Gisburn manca palesemente la Joie de Vivre tipica del sud della Francia. Il resto della storia va scoperto nel filmato da 10 minuti circa, pubblicizzato attraverso Internet (spezzoni da 30” fanno parte della campagna televisiva).


Renault è partita male in UK, a gennaio 2011, perdendo il 33,8% rispetto allo stesso mese del 2010, in un mercato che è calato dell'11,5%. Riuscirà la Joie de Vivre a rivitalizzare le vendite di questo marchio? Probabilmente no, le vendite dovranno essere stimolate da campagne promozionali, però il filmato The Mégane Experiment non potrà non piacere a chi è dotato di un minimo di humor inglese.


domenica 20 febbraio 2011

Rolls-Royce presenta 120EX, l'elettrico diventa ultra-lusso.

Anche Rolls-Royce presenterà al Motor Show di Ginevra la sua versione di vettura elettrica. Non si tratta di una vettura destinata alla produzione di serie, ma rappresenta un'apripista per lo sviluppo di modelli futuri. La vettura è basata sul modello Phantom


sabato 19 febbraio 2011

Speriamo sia elettrica.

Certo che sarà elettrica la nuova gamma che nascerà in famiglia BMW.


Il nome? Sarà un marchio nuovo? O - come MSport - sarà l'acronimo BMW con l'aggiunta di una lettera (presumibilmente la "i" minuscola: iBMW). Lo si saprà il prossimo lunedì.


Il primo prodotto di questo Nuovo Marchio/Nuova Gamma? Certamente la MCV, MegaCity Vehicle.


MegaCity Vehicle

Nuova vita nelle auto Fiat, grazie a MyLife. Basterà a traghettare il marchio fino al 2012?

Le previsioni per mercato dell'auto in Italia sono tutt'altro che rosee, per il 2011. L'anno è iniziato piuttosto male, con un -20,7% a gennaio, una delle peggiori performance in Europa (la Spagna “brilla” in negativo con un -23,5%, fra i mercati maggiori), il cui totale globalmente cala dell'1,1%. E ciò che dovrebbe preoccupare di più, in Italia quasi un terzo del mercato di gennaio è risultato dalle immatricolazioni degli ultimi tre giorni del mese: si tratta evidentemente di Km0.

La gamma Fiat si è ristretta di parecchio, con l'uscita di Ulysse, Multipla e Croma. In Europa Fiat perde oltre un quarto dei volumi rispetto al gennaio 2010: il 26,4%, e i rinforzi arriveranno con il contagocce. Nel 2011 arriverà solo la Fiat Freemont (derivata dalla Dodge Journey), decisamente non un modello da volumi importanti. Poi, a partire dal 2012, arriverà il grosso delle auto novità, a partire da Nuova Panda, questa volta Made in Italy, e la situazione migliorerà.

Quindi? Cosa fare per mantenere un livello di vendite accettabile fino ad allora? Ed evitare che il mercato Italia si riduca ad un mercatino dell'usato e dei Km0?

Lavorare sul prezzo, dove l'elasticità della domanda è più forte, ovvero nel basso di gamma. La ricetta è semplice: vetture ricche, prezzo e sconti all'osso. Semplificazione, questa è l'idea di Andrea Formica, nuovo AD del Marchio Fiat (dal passato Ford e Toyota).

Si è partiti da Punto Evo, un modello che segnava il passo, che così è divenuta Punto MyLife. Una vettura dalle dotazioni estremamente ricche: airbag frontali e a tendina (per la protezione della testa dei passeggeri anteriori e posteriori), ABS (con ripartitore elettronico della frenata), ESP (controllo della stabilità ) con assistente per le partenze in salita, autoradio con lettore CD e Mp3, navigatore satellitare TomTom. Compresi nel prezzo anche il climatizzatore manuale, i comandi della radio sul volante e il telecomando di apertura porte. Il tutto ad un prezzo da saldi invenrali 9.900 Euro.

Poi è arrivata Panda MyLife, con un prezzo di listino di 8.800 Euro diventa una delle best offer sul mercato. E Punto MyLife viene portata a 10.200 Euro. Per chi vuole saperne di più, i listini sono consultabili sul sito di Quattroruote


Ed ora si parte anche con Bravo MyLife, 6.a nella classifica del segmento, dopo Golf, Giulietta, Qashqai, Focus, C-MAX. Difficile prevedere l'impatto di una simile strategia sul segmento C. E Qubo MyLife. E Doblò MyLife.



Risultati? È presto per dirlo, ma nei prossimi mesi basterà tenere d'occhio un po' di immatricolazioni: risultati di vendita, classifiche per segmento e Km0. 

martedì 15 febbraio 2011

Nuova Lancia Ypsilon: parte da qui l'integrazione delle gamme prodotto Lancia e Chrysler.

Ad un paio di settimane dal Motor Show di Ginevra (l'81esimo, per la cronaca) e a 25 anni dal lancio di Y10 (marchiata Autobianchi in Italia, Lancia all'estero), sono state pubblicate le foto ufficiali di Nuova Lancia Ypsilon, che verrà presentata al salone di Ginevra e venduta a partire dalla prossima estate.

La nuova vettura di segmento B verrà prodotta anche per i Paesi con guida a destra, dopo una lunga assenza del marchio in questi mercati. La differenza, però, è che nel prossimo autunno in UK e Irlanda la vettura verrà commercializzata con il marchio Chrysler, e non più con quello Lancia.

Questo spiegherebbe il perché della minima differenziazione estetica fra i modelli dei due marchi: chi venderà Chrysler non venderà Lancia, e viceversa. Quanto siano similari i prodotti dei due marchi lo si potrà constatare a Ginevra (a partire dal 3 marzo 2011), dove sarà presente la nuova gamma Lancia al completo: Lancia Grand Voyager (su base – appunto – Chrysler Grand Voyager), Lancia Thema (su base Chrysler 300C), e le due concept car: Lancia Flavia berlina e coupé.

La ragione è semplice: Lancia ha raggiunto nel corso degli anni i minimi storici di awareness (o notorietà), in diversi Paesi, soprattutto a causa di una gamma sbilanciata sui segmenti medio-bassi (il cui peso in Italia è molto forte, in altri mercati meno), causata a sua volta dell'inadeguatezza di modelli di segmento medio alto, da anni in spirale negativa.

Nuova Lancia Ypsilon 5p, tre quarti anteriore
Nuova Lancia Ypsilon 5p

Basti pensare che Lancia Thesis è uscita di scena nel 2009 con alle spalle 16.000 unità prodotte, sostituendo Lancia K che ne aveva prodotte oltre 7 volte in più, superando quota 117.000, mentre Lancia Thema precedentemente ne aveva vendute 3 volte tante, sfiorando quota 360.000.

Quindi, visto che ricostruire notorietà (e verginità) del marchio Lancia vorrebbe dire investire enormi somme di denaro in comunicazione (senza avere la certezza di un risultato accettabile); risulta più semplice appoggiarsi al marchio (e alla rete di vendita) Chrysler già esistenti. Almeno questa sembra essere la strategia adottata da Olivier François, capo della Lancia e braccio destro di Sergio Marchionne (in sostituzione dello transfuga Luca De Meo).

Nuova Lancia Ypsilon 3/4 posteriore
Tre quarti posteriore della nuova Lancia Ypsilon 5p

Una strategia interessante ed importante, messa a punto in soli 12 mesi di lavoro. Sarà il mercato a giudicarla nei prossimi mesi.

giovedì 10 febbraio 2011

Molto rumore per nulla?

La scorsa settimana, a San Francisco, Sergio Marchionne ha incontrato i concessionari Chrysler, soprattutto per parlare di obiettivi 2011, alla caccia di un volume di 1,57 milioni di vetture, ovvero una crescita del 45% rispetto il 2010. In cambio Chrysler aumenterà la spesa pubblicitaria del 68%, a partire dallo spot di 2 minuti “This is the Motor City” trasmesso al Super Bowl di domenica scorsa, che ha comportato una spesa di 9 milioni (non è chiaro se al netto o al lordo del compenso incassato dal protagonista Eminem, uno dei simboli di Detroit).

Il manager italo-canadese non si è fatto sfuggire l'occasione per dire un paio di cose che hanno eccitato i media italiani e, di riflesso, quelli USA. Marchionne ha infatti:
  • lanciato un chiaro messaggio a Ferdinand Piëch, Presidente di Volkswagen Group (“finché sarò l'amministratore delegato di FGA terrò Alfa Romeo”), in risposta alle ventilate mire del colosso germanico nei confronti del marchio del biscione;
  • effettuato ciò che avrebbe poi definito (il 10 febbraio, in occasione del Chicago Auto Show) “un'onesta riflessione su un tema che dovrà essere affrontato”.

L'”onesta riflessione” riguarda le sorti delle due strutture Corporate, Fiat e Chrysler, che – in caso di fusione delle due aziende (che potrebbe avvenire fra 2-3 anni) – diverrebbero ridondanti.

Apriti cielo! Mentre la potenziale chiusura di uno stabilimento che impiega 5.500 maestranze e coinvolge un investimento di 20 miliardi di Euro non ha sembrato stimolare un dibattito politico particolarmente intenso, la ventilata possibilità di trasferire nel Michican il quartier generale di Fiat ha scatenato una ridda di commenti da parte di chiunque si sia ritenuto in qualche modo coinvolto.

“Inaccettabile, chiederò un chiarimento”, dichiara Sergio Chiamparino, sindaco di Torino. “Non è un caso che ormai Fiat faccia gli annunci importante negli Stati Uniti”, tuona Airaudo (FIOM), sottintendendo: “ve l'avevamo detto, noi”. “Anche per me è sgradevole questo comportamento così sbrigativo di Marchionne”, dice il Segretario Generale di CISL Bonanni. Giugiaro: “Fiat negli Usa? Sarebbe la sua tomba”. E via dicendo e protestando. Qualcuno si sarebbe spinto a dire che la Fiat è e deve rimanere una “multinazionale italiana”, un palese ossimoro.

A questo punto il Governo Italiano si è ritenuto obbligato a dimostrare di prendere la questione a cuore, seppure più a parole che con fatti veri e propri. Ecco che l'uscita di Marchionne ha provocato una convocazione da parte del Governo, che incontrerà il CEO Fiat e Chrysler sabato prossimo (12 febbraio). Saranno presenti Silvio Berlusconi, Giulio Tremonti (Ministro dell'Economia), Gianni Letta (sottosegretario alla presidenza del Consiglio), Maurizio Sacconi (Ministro del Lavoro) e Paolo Romani (Ministro per lo Sviluppo Economico). Tutta gente che probabilmente avrebbe cose più urgenti da fare.

Molto rumore per nulla oppure le sorti di Fiat divengono sempre più priorità numero due per il “super-manager” rispetto ai marchi Chrysler, Dodge e Jeep? Difficile dirlo, certo è che la politica italiana forse dovrebbe agire di più e organizzare meno pranzi e incontri.

Sergio Marchionne, capo di Fiat e Chrysler

mercoledì 2 febbraio 2011

4C GTA: Alfa Romeo ritorna al passato, per costruire un futuro più roseo.

Ci si prepara a ciò che dovrebbe essere l'ultima possibilità per Alfa Romeo, il rush finale per raggiungere gli obiettivi prefissati per il 2014: 500.000 unità vendute e un significativo incremento di redditività (margine operativo al 4,1%). Se così non fosse, se l'obiettivo non venisse raggiunto, si presume che la pazienza del CEO Sergio Marchionne possa esaurirsi, e che l'intera Alfa Romeo possa andare in vendita.

Il piano industriale prevede che alla fine del 2012 Alfa lancerà sia la nuova Giulia, che l'ormai celeberrimo SUV da produrre a Mirafiori (soggetto del contendere della lunga trattativa con i sindacati, sfociata nel referendum di Gennaio), nonché l'Alfa Romeo 4C GTA, un coupé (e un roadster) a trazione e motore posteriori, che in questa battaglia finale avrà il compito di fare da riflettore, dovrà attirare il pubblico nei saloni.


Dovrà essere quindi bellissima, per fare da reginetta a Pebble Beach, California, dove la prossima estate si terrà il tradizionale Concorso d'Eleganza per vetture, e per rinverdire i fasti di Alfa 8C, seppur in scala ridotta, con un bacino di pubblico maggiore (si parla di 20-25.000 vetture, il prezzo – non ancora definito – dovrebbe essere compreso fra i 40 e i 50mila Euro).




Una vettura come non se ne vedevano da tempo, in casa Alfa. Motorizzata – sembra – con il 1.750 Tbi da 240 (o più), sarà il primo modello a trazione posteriore, dopo l'uscita di scena del Duetto, nel 1993 (data che segna anche l'abbandono del Mercato statunitense da parte del Gruppo Fiat). E probabilmente non l'unico all'orizzonte, visto che si prevede anche una nuova ammiraglia Alfa, su base Chrysler 300C.


Il telaio di questa nuova coupé avrà origine in quello della KTM X-Bow, una “barchetta” austriaca a due posti con motore Audi da 240CV, primo modello a quattro ruote del produttore di motociclette. Il grande uso di fibre e alluminio permetterà di mantenere i pesi molto contenuti, intorno agli 850 Kg (più o meno il peso di una Alfasud). Dallara Automobili, azienda specializzata in vetture da competizione, collaborerà al progetto.

Se la 4C (o 1.750 SS, come si potrebbe chiamare secondo alcune fonti) sarà in grado di apparire al salone di Ginevra (3 – 13 Marzo, 2011), potrà aiutare a dimostrare che la Fiat di Marchionne qualche modello nuovo lo ha fatto, anche e soprattutto grazie all'accordo Chrysler.


Una delle accuse mosse al CEO di Fiat Group Automobiles è infatti quella di non essere in grado di presentare nuovi modelli. Alfa 4C, apparendo a fianco di Fiat Freemont (su base Dodge Journey), Lancia Ypsilon (con l'inedita versione a 5 porte), Lancia Thema (su base Chrysler 300C, un'altra trazione posteriore), Flavia (Chrysler 200) e Phedra (Dodge Journey/Fiat Freemont), potrebbe illuminare il futuro di tutto il Gruppo, con la sua aureola.