giovedì 24 febbraio 2011

Spyker sacrificata per salvare SAAB.

Spyker, il peculiare produttore di vetture sportive costruite a mano, che nel 2007 partecipò al Campionato di Formula 1 (e che diede poi vita alla Force India F1), si è trovato di fronte ad un dilemma con una sola via d'uscita. Per salvare il marchio SAAB, acquisito circa un anno fa da General Motors Co., dovrà cedere il marchio Spyker alla CCP Global Holdings Ltd. di Coventry (Inghilterra), il cui proprietario – il magnate russo Vladimir Antonov – in passato è stato l'azionista di maggioranza.

Antonov – i cui collegamenti con la criminalità organizzata sembrano essere stati comprovati dai Servizi Segreti Svedesi (Säpo) – ha infatti dovuto cedere il 29,9% di Spyker Cars, su richiesta di GM, prima che la trattativa per la cessione di SAAB andasse a termine. L'acquirente (Tenaci Capital BV) è una società controllata da uno dei due fondatori di Spyker: Victor Muller.

La cessione permetterà a Victor Muller di concentrarsi su SAAB, la cui gamma subisce un rinnovamento completo, partendo dalla 9-5 (già in vendita), passando dalla nuova 9-4X nel corso del 2011, in attesa della nuova “all SAAB” 9-3 nel 2012. Sicuramente un compito non facile, quello di riportare in quota un marchio quasi in caduta libera. Un aiuto verrà dalle collaborazioni esterne, prima fra tutte la fornitura di motori BMW.



Per quanto riguarda la Spyker, anche quest'operazione non sarà semplice. Se non avete mai visto una Spyker per strada, non preoccupatevi: nel corso di tutto il 2009 (ultimo dato disponibile) ha venduto 36 vetture. Non è così popolare, anche perché i prezzi superano abbondantemente i 200.000 euro. 

Quindi, se volete vederla, dovete probabilmente accontentarvi di qualche film (“La Pantera Rosa” del 2006, “Rogue – Il Solitario” o Basic Instinct 2, dove Sharon Stone guida una C8 Laviolette) oppure guardare il test drive di Top Gear. L'azienda è in perdita dal 2004, ovvero da quando ha venduto le prime azioni (probabilmente in perdita lo è sempre stata).



Ma sarebbe poco corretto non credere nel futuro di questo marchio, visto che il motto dell'azienda - come riportato anche sulla C8 Aileron Spyder – è “Nulla tenaci invia est via” (“Per il tenace, nessuna strada è impraticabile”).


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