Tutto inizia con un articolo dell'autorevole (almeno fino ad ora...) AutoNews.com (sito di Automotive News), titolato “Il ritorno di Alfa nel Nord America spostato al 2013”. E sottotitolato “Gamma europea indebolita dal cruciale ritardo di Giulia”.
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Uno dei tanti rendering di Alfa Romeo Giulia che circolano sul Web |
Un bomba mediatica, che crea un'onda d'urto che colpisce - e rimbalza da - tutto ciò che si occupa d'auto. Anche QuattroRuote.it cita la notizia, salvo smentirla qualche ora dopo, riportando la laconica e stizzita dichiarazione di Sergio Marchionne rilasciata alla presentazione di Jeep nel circuito di Balocco. “Non è vero” avrebbe seccamente dichiarato il CEO di Fiat e Chrysler.
Insomma, un vero e proprio caso, che probabilmente porterà a far “volare qualche testa”.
L'articolo di Automotive News Europe, firmato dal consueto corrispondente dall'Italia, Luca Ciferri, è piuttosto lungo e circostanziato. Il ritardo di Alfa Romeo Giulia , la nuova media della casa del Biscione, comporterebbe uno slittamento di almeno 6 mesi – secondo AutoNews.com – a causa dell'insoddisfazione dello stesso Marchionne nei confronti delle proposte estetiche della sostituta di Alfa 159, create dal Centro Stile Alfa Romeo. In realtà il problema sarebbe più complesso e il boss di Fiat-Chrysler non sarebbe neppure soddisfatto delle sorelle di Giulia, ovvero la Chrysler 200 e Dodge Avenger (quast'ultima parte integrante di un'avanzata ad est del Gruppo Fiat-Chrysler), e questa volta la colpa sarebbe dei designer di Auburn Hills, Michigan. I tre modelli condivideranno piattaforma, propulsori e altri maggiori componenti
In attesa di seguire gli sviluppi della vicenda nei prossimi giorni, siamo certi che i sentimenti di Marchionne nei confronti del novello “gola profonda” (per citare il ben più famoso “spione” del caso Watergate) di Alfa Romeo non sono dei più affettuosi.
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